E’ stata una protesta pacifica quella di questa mattina a Nettuno, al Parco che si trova sulla salita di via della Liberazione. Ma la rabbia dei residenti e del Comitato Ponserico, per la situazione di degrado e inciviltà che si vive in zona è tanta, come circostanziate sono le denunce per una situazione che è diventata invivibile per chi, in prossimità del parco, ci vive. “Quando mi affaccio da casa – racconta una donna- vedo panni stesi, un accampamento rom, gente che cucina in strada. Non mi piace ma questo è il meno.
Vedo persone che fanno i bisogni nel parco e lascio solo immaginare le condizioni ambientali, dopo mesi di permanenza di un vero e proprio accampamento rom, quali possono essere”. “C’è l’occupazione abusiva di un tratto di strada del comune – racconta un altro – in cui nessuno può più passare. Queste persone sono aggressive e arroganti, chiedono soldi e in quel tratto di strada succede di tutto, ubriacature, droga, prostituzione. Ci sono donne che si portano dietro anziani a tutte le ore e ti fermano per strada e fanno proposte oscene con prestazioni sessuali per 5 euro”. La presenza di 5 camper rom, che si sono fermati li a vivere è un problema serio, ma non l’unico della zona. “Ho dei bambini – racconta un’altra donna – e li porto al Parco a Santa Barbara o a San Giacomo, qui sotto casa mia è impossibile. Il parco è tenuto malissimo, è sporco e pericoloso.
C’è un tombino aperto vicino alle panchine che non è neanche segnalato, nelle aiuole ci sono siringhe e zozzeria, ci sono escrementi di cani e non solo dei cani . Eppure – conclude – se si volesse questo posto potrebbe essere un gioiello, invece devo prendere la macchina e portare i bambini altrove”. I residenti hanno affisso dei manifesti per la strada, per far sentire la propria voce. “Siamo prigionieri di questa situazione – racconta una donna – paghiamo le tasse ma non abbiamo diritto a nulla, non alla sicurezza né alla pulizia. Queste persone hanno occupato la zona e sono i padroni di tutto, e il parco è sporco e infrequentabile”. Durante la mattinata diverse persone che si sono fermate a prendere un caffè hanno pensato bene di parcheggiare sul marciapiede.
La situazione sta diventando davvero tesa, oggi i cittadini hanno protestato in maniera civile. “Ma delle risposte devono arrivare – concludono – perché così non si va avanti, qui non ne possiamo più”.