La EcoX di Pomezia, a due settimane dall’incendio che ha scatenato una nube tossica i cui effetti si sono sentiti fino al litorale, con danni all’Ambiente e alla salute difficili anche da calcolare, ieri sera è tornata a bruciare. Rabbia e disperazione per i residenti di Pomezia, ma davvero nessuno può stare tranquillo per quelle microparticelle che si diffondono nell’aria. chissà fin dove arrivano. “Non ha mai smesso di fumare – racconta uno dei residenti della zona – fumo bianco, ma costante e puzza, tanta puzza sempre”. Ieri sera, dopo la segnalazione dei cittadini, di un nuovo focolaio, fumo nero e aria di nuovo irrespirabile, sono di nuovo arrivati i Vigili del Fuoco. In un paio d’ore hanno domato le fiamme, sviluppate sui cumuli di materiale già andato in fiamme e questa mattina, per evitare il ripetersi di un simile episodio, e anche di reazioni inconsulte dei cittadini esasperati, sono tornati nel sito industriale per “scassare” le ceneri e i cumuli di materiali bruciato da cui esce il fumo e da cui potrebbero partire nuovi focolai. Un lavoro lungo e pensate per i Pompieri, impegnati per oltre tre giorni allo spegnimento dell’incendio dell’azienda che raccoglie rifiuti i cui titolari dovranno rispondere per gli incredibili disagi causati ai cittadini, alla loro salute e all’economia dei territori.
Fumo e fiamme alla EcoX, i Vigili del fuoco “smassano” le ceneri
La EcoX di Pomezia, a due settimane dall'incendio che ha scatenato una nube tossica i cui effetti si sono sentiti fino al litorale, con danni all'Ambiente