Home Cronaca L’ANGOLO DEL PEDIATRA – La quinta malattia

L’ANGOLO DEL PEDIATRA – La quinta malattia

Nuovo appuntamento con la rubrica "L'angolo del Pediatra" a cura del dottor Alessandro Cafarotti che affronta le tematiche più importanti del settore e chiarirà i vostri dubbi. In questo articolo si parla della quinta malattia. Per inoltrare le vostre domande potere scrivere studiopediatricocafarotti@gmail.com OPPURE redazione@ilclandestinogiornale.it con oggetto “L’angolo del Pediatra”

La quinta malattia (o megaloeritema infettivo) è una malattia esantematica dei bambini che si manifesta con arrossamento alle guance ed eruzione al corpo; è causata dal virus Parvovirus B19.

Come si contagia la quinta malattia?

Attraverso un contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto, oppure con le goccioline respiratorie emesse con la tosse, gli starnuti o anche semplicemente parlando. Il virus penetra attraverso le mucose delle vie respiratorie superiori. Il picco di incidenza si verifica in primavera. Colpisce in particolare i bambini in età scolare.

Dopo quanto tempo dal contagio si manifesta la quinta malattia?

In genere dopo un periodo di tempo tra i 4 e i 14 giorni ma si può arrivare fino alle tre settimane. La quinta malattia è contagiosa solo nei giorni immediatamente precedenti alla comparsa dell’eruzione, quindi ancor prima che si capisca chiaramente che si tratta di quinta malattia.

Come si riconosce la quinta malattia?

Solitamente non compaiono sintomi premonitori e la febbre è assente o di grado lieve. Dopo pochi giorni compare la tipica eruzione cutanea (in termine medico esantema) che interessa dapprima il volto, in particolare le guance: queste appaiono molto arrossate, calde al tatto, come se il bambino fosse stato schiaffeggiato, mentre la cute è pallida sul mento, sulla fronte ed intorno alla bocca. Successivamente compaiono macule-papule, cioè macchioline lievemente rilevate al tatto, di colore rosso, che interessano il tronco, le natiche e gli arti superiori ed inferiori. L’esantema, che causa spesso prurito, si attenua con il tempo divenendo più pallido al centro e assumendo un caratteristico aspetto a merletto. Non è presente desquamazione.

Durata?

La quinta malattia dura in media 11 giorni, con un minimo di 2 giorni ed un massimo di 4-5 settimane. Nelle settimane o, a volte, nei mesi successivi può ricomparire l’esantema in occasione di bagni caldi, di stress emotivi, di esposizione al sole o di attività fisica intensa.

Complicazioni?

Normalmente nessuna. Negli adolescenti e negli adulti può causare dolori articolari o vere e proprie artriti. In bambini affetti da anemia emolitica cronica (ad esempio, anemia falciforme, sferocitosi, ecc.), può causare crisi di aplasia, cioè infettare i precursori midollari dei globuli rossi e peggiorare l’anemia

Per quanto tempo il bambino è contagioso?

Dalla settimana prima dell’inizio dei sintomi fino alla comparsa delle manifestazioni cutanee. Di conseguenza quando compaiono le manifestazioni cutanee il bambino non è più contagioso.

Terapia?

Solitamente è una malattia autolimitantesi e la terapia è solo di supporto. In caso di prurito si somministrano antistaminici.

Come si previene?

Non esistono vaccini e, in tutti i casi, le misure preventive non sono necessarie perché si tratta di una malattia lieve.

Lo sapevate che…?

La quinta malattia è pericolosa solo nei pazienti affetti da rare forme di anemia emolitica cronica (talassemia, favismo) in cui può provocare una grave soppressione della produzione di globuli rossi a livello del midollo osseo (aplasia midollare). L’azione del Parvovirus B 19 sulle cellule progenitrici dei globuli rossi può inoltre causare nei pazienti immunodepressi una anemia emolitica cronica da infezione persistente.