Cronaca

Nube tossica, Anzio e Nettuno nella notte invase dai fumi fetidi

Dopo tanto parlare, dopo gli avvistamenti della nube in avvicinamento, quando ormai sembrava che il peggio fosse passato, in piena notte la puzza maleodorante e i fumi tossici sprigionati dall’impianto di Pomezia andato a fuoco in mattinata sono arrivati anche ad Anzio e Nettuno.

Il fetido odore di bruciato si è sentito distintamente nelle due cittadine per ore, a partire dall’una di notte circa. Mal di gola, bruciore agli occhi e sintomi di malesseri alle vie respiratorie sono stati accusati da molti, ma anche chi non si è presentato in pronto soccorso ed è rimasto a casa davvero non ha potuto ignorare il cattivo odore che ha pervaso ogni cosa. E non ci sono finestre chiuse che tengano di fronte ad un fenomeno di questa portata, i cui danni sulla salute nessuno sembra ora in grado di quantificare. Di fronte ad un evento di questa portata, alla vastità dei comuni e della popolazione coinvolte, sembra incredibile che non ci sia stato modo di intervenire in maniera più tempestiva e di prevedere l’esito di danni crescenti.

Infatti dopo le prime rassicurazioni degli esperti, che parlavano di materiale plastico bruciato, fastidioso per le vie respiratorie ma non tossico, la Asl ha disposto invece accertamenti sulla possibile dispersione di amianto.

L’allarme è stato lanciato in serata dal direttore generale della Asl Roma 6 Narciso Mostarda. “Ritenendo possibile la presenza di coperture in cemento amianto sui capannoni dell’impianto – ha detto – è stato richiesto ad Arpa Lazio di poter estendere le attività di campionamento ambientale al fine di determinare l’eventuale presenza di fibre aerodisperse”. Ovviamente mentre l’Arpa analizza i cittadini respirano, senza alcuna difesa, l’aria contaminata (forse si forse no) e quando si conoscerà la portata sulla salute di questo incendio, non ci sarà modo di potersi difendere.

Anzio e Nettuno hanno passato un’intera notte avvolti dal pessimo fumo e la sensazione è che i comuni limitrofi (Pomezia, i Castelli, Aprilia, Latina, Anzio) non se la stiano passando affatto meglio.