E’ esasperazione allo stato puro quella dei cittadini che, ancora una volta, si sono dovuto recare presso il Policlinico Barberini di Nettuno, a piazza cavalieri di Vittorio Veneto, per ottenere l’esenzione del ticket e per prenotare alcuni servizi e visite. Ancora una volta i numeri limitati, il servizio internet che va e viene hanno causato la creazione di file lunghissime e attese interminabili per poi non riuscire a fare quello che ci si era prefissati. “Ai disagi tecnici – spiega una signora di Roma, dopo un’ora di fila – si aggiunge la maleducazione del personale presente sia dietro gli sportelli sia personale medico. Alle 15 oggi – aggiunge – c’era una fila interminabile di cittadini era in attesa, alcuni dei quali dopo aver atteso anche ieri ed essere stati mandati via perché il sistema si era bloccato, sono tornati oggi e ancora una volta non hanno potuto ottenere l’esenzione. Altri erano già venuti nei giorni scorsi ed erano stati mandati via, anche loro vittime di file che sono ormai la norma, sono stati anche ‘maltrattati’ dal personale presente agli sportelli, che sembra mal sopportare anche le più banali richieste di informazioni degli utenti, che non sanno a che santo votarsi. In questo caos il medico delle esenzioni, che faceva avanti e indietro per vedere se il sistema informatico ripartiva, invitava tutti ad andare via in malo modo, sostenendo che lui ‘aveva solo altri 10 minuti’ e che sarebbe andato via”. “Noi ce ne siamo andate – raccontano due ragazze – dovevamo fare una prenotazione ma c’è una fila assurda e troppo casino, la gente strilla è nervosa, il personale è molto maleducato. Torniamo domani, tanto siamo residenti qui a Nettuno, peccato però che ci sia una signora che è la seconda volata che viene da Roma – spiegano – ha la zia con l’Alzaimer e deve fare dei documenti, nei venti minuti che ci siamo fermate ci ha detto che è la terza volta che viene. E’ pazzesco”. Solo ieri, sempre per il blocco delle prenotazioni e il malfunzionamento del sistema, al Policlinico Barberini è stata richiesto l’intervento delle forze dell’ordine che hanno subito calmato gli animi. E tuttavia sta diventando davvero esplosiva la situazione dei malfunzionamenti della Asl e dei servizi che offre, una situazione con cui, di fatto, si nega alla popolazione il diritto all’assistenza sanitaria pubblica che così tanto incide sui bilanci della Regione, con visite “impossibili”, spesso sospese per eccesso di prenotazioni (ma anche perché si rompono i macchinari) a cui si ha accesso solo dopo mesi e magari in ospedali lontanissimi, una Asl che costringe a file assurde, crea disagi infiniti e sembra concepita come un girone infernale a cui si devono necessariamente preferire i Privati.