Le contro analisi dell’Arpa (l’Agenzia regionale per la sicurezza Ambientale) del Lazio, dopo quelle del 21 febbraio grazie alle quali il Sindaco di Nettuno ha interdetto persino al passaggio la spiaggia libera che si trova sotto il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, sono state ripetute dopo sette giorni per cercare di capire se la situazione era o meno in via di miglioramento. L’esito delle seconde analisi è stato persino più grave delle precedenti. Oltre agli idrocarburi e ai metalli pesanti, la cui presenza era stata accertata con le prime analisi, è emersa la presenza di funghi (miceti e spore di miceti) che oltre ad essere pericolose sono fortemente contagiose. Oltre all’interdizione al passaggio il Sindaco ha quindi disposto la recinzione dell’intera area contaminata fino a bonifica completata. Il personale della Poseidon, sotto la supervisione della Polizia Locale, sta procedendo in queste ore alle operazioni di recinzione.
“E’ stato un atto dovuto – ha detto il Sindaco di Nettuno Angelo Casto – non potevamo fare altrimenti a tutela della salute pubblica”. La zona, lo ricordiamo, è quella interessata dalle operazioni di escavo del Porto Marina di Nettuno e l’inquinamento sembra una diretta conseguenza dello sversamento, in quel breve tratto di sabbia, del materiale dragato dal fondo del porto e portato con un tubo proprio in quel preciso tratto. Anche per questo la situazione, fortunatamente, è ben delimitata.