Home Cronaca Discarica a via dell’Armellino a Nettuno, la Polizia locale diffida i titolari

Discarica a via dell’Armellino a Nettuno, la Polizia locale diffida i titolari

Una situazione davvero al limite quella che si vive in alcuni tratti di via dell'Armellino a Nettuno. Parte della strada, dall'incrocio con via della Campana

Una situazione davvero al limite quella che si vive in alcuni tratti di via dell’Armellino a Nettuno. Parte della strada, dall’incrocio con via della Campana in poi, è diventata una vera discarica, al punto che in alcuni tratti il transito con le auto è praticamente impossibile. Una distesa infinita di cavi di gomma (probabilmente i residui dei cavi di rame svuotati rubati chissà dove), di lastre di asfalto, immondizia di ogni genere, copertoni,  lastre di amianto, calcinacci, residui da cantiere e persino carcasse di automobili (almeno tre quelle visibili) si estende sulla strada strada, vicino al bosco e dentro al bosco stesso.

La Polizia locale di Nettuno, guidata dal Comandante Antonio Arancio, che ha agito su segnalazione di residenti, ha provveduto ad individuare e contattare i proprietari delle aree boschive che costeggiano la via, segnalando loro la situazione di degrado indicibile – che si trova per la gran parte proprio nell’area verde di proprietà privata – e presentato delle ingiunzioni di ripristino e bonifica dei terreni. Quello che la polizia locale ha chiesto è non solo la pulizia, ma la compilazione dei documenti che attestino il corretto smaltimento, differenziato, di tutti i rifiuti segnalati (di cui è stata realizzata una precisa documentazione fotografica). I documenti della bonifica dovranno poi essere consegnati agli appositi uffici per le verifiche.

Se i privati non dovessero ottemperare alla richiesta il Comune provvederà a sue spese e poi agirà in danno ai privati, che hanno l’obbligo di tenere pulite le proprietà private e di mettere in sicurezza l’area verde per evitare simili scempi. Ma non solo di multe e bonifiche si parla. E’ allo studio un sistema di chiusura degli accessi, con delle chiavi in concessione ai titolari dei terreni, e l’installazione di impianti di fototrappole per incastrare tutti coloro che vanno scaricare in maniera illegale e incivile in quella zona. Per coloro che verranno sorpresi non ci sarà solo il verbale ma la contestazione penale di reato ambientale. Poiché evidentemente non c’è alcuna cultura ambientale in queste persone, almeno si punta a che sia il pagamento delle multe e la condanna penale fino alla detenzione.