La Polizia locale di Nettuno scopre scarico abusivo, multe e verbali
Un’indagine durata mesi, con ordinanze di pulizia e sfalcio dei terreni, per poter accedere al Fosso dei Tinozzi, a Nettuno, ha portato all’individuazione di un imponente scarico abusivo al fiume Loricina e quindi al mare. Ad indagare il personale dell’Ufficio Ambiente della Polizia locale, guidata dal Comandante Antonio Arancio, che non si è fermato nonostante le mille difficoltà incontrare sul proprio percorso. Che fosse presente in zona uno scarico abusivo era evidente. A monte dello scarico l’acqua era limpida, all’arrivo al mare inquinata e maleodorante. Il tratto sottoposto ad indagine, tuttavia, era impedito all’accesso per la presenza di canneti su terreni privati che ostruivano ogni accesso.
Dopo sopralluoghi, ingiunzioni e multe salatissime, alcuni dei titolari con il sostegno del Consorzio del quartiere Cioccati hanno bonificato le zone in prossimità del fiume ed è venuto allo scoperto uno scarico immenso con accumuli di detriti da fogna di dimensioni considerevoli. Ieri, sul posto, sono intervenuti i tecnici dell’Arpa Lazio e a giorni si avrà la conferma di quello che già oggi è evidente. Una fogna che scarica nel fiume. Tra le ipotesi c’è anche quella che una rete fognaria portante della zona, una volta ostruita per l’eccesso di liquidi, sversi nelle acque bianche perché non incontra ostacoli. I lavori di verifica verranno effettuati nel giro di poco per evitare che una così notevole fonte di inquinamento continui a riversarsi sul litorale.
Nel frattempo tutti i titolari dei terreni sono stati individuati mentre in altri punti saranno effettuati sfalcio per seguire il percorso dello scarico, verificare se si tratti di un tubo o una costruzione di cemento e chi l’ha realizzata. L’Amministrazione, alla luce della situazione, potrebbe valutare un intervento diretto e poi agire in danno ai proprietari dei terreni, se la situazione dovesse subire ritardi e ingiustificati rallentamenti.