Una lettera per ricordare un amico scomparso non potrà mai contenere abbastanza parole per descrivere una vita passata insieme, ma quelle scelte dal suo amico “Raf” fanno trasparire quanto Carlo Sannino, strappato alla vita a soli 18 anni, fosse amato da tutti quelli che lo circondavano, fanno capire quale cuore buono avesse e quanto grande sia il vuoto che abbia lasciato in tutti quelli, tanti, che gli volevano bene.
“Caro amico mio – dice il compagno della società di pesistica di cui Carlo faceva parte – mi trovo qui oggi in nome di quel sentimento che ci unisce. Il fato a volte fa cadere i più grandi eroi come eri tu. Eravamo una famiglia, un gruppo, una squadra, un tutto. Facevamo tutto insieme, dagli allenamenti sfiancanti, alle cene in posti sperduti, alle partite di basket e di calcetto, sempre dalla stessa parte. La tua era una bontà illimitata e genuina, un dono gratuito per tutti quelli che ti incontravano. Da oggi il peso dei dischi che spostavamo sempre insieme sarà nulla al confronto del macigno che la tua assenza ci ha lasciato sulle spalle, e non ci sarai più tu ad aiutarci. Ciao Carlo, un ultimo abbraccio”.