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Il ricordo affettuoso di Nando Mazza di amici, parenti e colleghi giunti dall’Abruzzo

Il ricordo commosso di Don Massimo Silla. Le parole della piccola Sofia e l'affetto dei colleghi venuti dall'Abruzzo che usano la matematica per salutarlo

Le note di “Somewhere over the rainbow”, applausi e tanta commozione hanno accompagnato Nando Mazza nel suo ultimo viaggio. Una straordinaria partecipazione quella della città di Nettuno con migliaia di persone che hanno affollato il Santuario di Nostra Signora delle Grazie. Da molti politici, su tutti l’assessore alla pubblica istruzione del comune di Anzio Laura Nolfi e il vicesindaco di Nettuno Daniele Mancini, entrambi con la fascia tricolore, a amici, ex calciatori che Nando ha allenato, studenti e colleghi, tutti uniti in un grande abbraccio alla famiglia Mazza.

Una persona amata e stimata che ha lasciato un segno profondo in chi lo ha conosciuto, come dimostra la presenza qui a Nettuno di tantissimi suoi ex studenti e colleghi di Balsorano, comune abruzzese in cui Mazza ha ricoperto il ruolo di dirigente scolastico, capeggiati dal sindaco di San Vincenzo Valle Roveto Luigi Lancia. “Non potevo non essere qui – ha detto – ci ha insegnato tante cose, ci ha restituito il calore e sono qui per ringraziarlo pubblicamente per quanto fatto per il nostro territorio. Ci manca una persona che ci ha dato tanto e per cui proviamo solamente rispetto”.

Commosso anche il ricordo di Don Massimo Silla che ha celebrato la funzione funebre. “Pensavamo tutto sabato, tranne che oggi saremo stati qui a dover dare l’ultimo saluto a Nando – ha detto don Massimo nella sua omelia – lo facciamo con il cuore colmo di amarezza e di tristezza. Non è facile trasmettere un sentimento di conforto alla famiglia per la morte di una persona cara, ma voglio dire grazie a Nando per quello che ha condiviso con noi e voglio stringermi alla sua famiglia. Chi perde una persona cara è come portare una croce e noi non possiamo toglierli questa croce, ma possiamo promettere a Nando che li aiuteremo a portarla e che cammineremo al loro fianco. Nando continua a camminare con noi, a condividere le nostro gioie e le nostre speranze, lo fa in maniera diversa, ma sempre reale con il suo sorriso ingenuo e leale”.

A ricordare il papà, poi, è stata la piccola Sofia accompagnata dalla sorella di Nando, Elisabetta: “Mio papà è sempre serio – ha detto leggendo una letterina che aveva scritto per lui – ma con un leggero sorriso che gli illumina gli occhi. E’ sempre a lavoro, e quando torna casa deve riposare. Vorrei passare un po’ più di tempo con lui, ma è comunque il papà migliore di tutti”. “Questa piccola grande persona – ha aggiunto la zia Elisabetta rivolgendosi alla nipote – mi ha detto “dobbiamo sorridere perché lo abbiamo conosciuto” ed ha ragione perché averlo vissuto è stata una fortuna, e siete stati fortunati anche tutti voi”.

Come detto erano tanti i colleghi giunti dall’Abruzzo per dare l’ultimo saluto a Nando e per condividere con la famiglia il ricordo, indelebile, che lui aveva lasciato nei loro cuori: “Hai trasmesso a chi ti era vicino l’amore per l’insegnamento – ha detto una sua collega – sei sempre stato attento nel tuo ruolo a non calpestare mai la dignità delle persone. Portatore di integrità, un animo gentile in un corpo da gigante, un padre innamorato, un marito attento e un professore appassionato, tutto questo era Nando”.

La chiesa gremita

“Sentiamo di doverti ricordare per tutto quanto di bello hai fatto per il nostro territorio – ha aggiunto un’altra insegnante – Hai conferito una identità alla nostra scuola che non perderemo mai. Abbiamo condiviso esperienza, entusiasmi e ostacoli e tu eri sempre il primo a farti avanti per dare una mano quando c’era un problema. La tua immagine forte e sicura nascondeva un’ironia intelligente e sottile e noi collaboratori eravamo diventati per te come una seconda famiglia, in un paese di confine che ti permetteva di tornare a casa dalla tua amata bambina. Ti vogliamo ricordare con l’equazione di Dirac: “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema. Quello che accade a uno di loro continuare ad influenzare l’altro, anche se distanti chilometri o anni luce. Ciao Nando”.

Immancabile anche la grande passione di Nando: il calcio. Tanti i rappresentanti di società del territorio che sono venuti a dargli l’ultimo saluto, ma soprattutto tanti ragazzi che lui aveva allenato. Sul feretro a testimoniare questo affetto le maglie delle squadre di calcio allenate da Nando Mazza, da quella del Nettuno Calcio a quelle di Virtus Nettuno e Atletico Bainsizza.