Era stato condannato a due anni di reclusione, con interdizione dai pubblici uffici, per peculato in riferimento al periodo di occupazione nella società in house della provincia di Teramo, Teramo Lavoro. Ora per l’ex presidente della Poseidon, partecipata del comune di Nettuno, Venanzio Cretarola è arrivata l’assoluzione ad un anno e mezzo dalla sentenza di primo grado.
“Ancora un’assoluzione piena – scrive in una nota stampa Venanzio Cretarola – La terza assoluzione. Stavolta mi hanno processato per non aver versato i contributi previdenziali dei dipendenti della società della Provincia Teramo Lavoro, relativi al loro ultimo mese di lavoro, nel dicembre 2012. E’ incredibile – aggiunge Cretarola – mi hanno processato per non aver eseguito un adempimento che non potevo eseguire, perché, come risultava con tutta evidenza dagli stessi documenti depositati dalla Procura che aveva deciso direttamente il processo – non solo non ho mai ricevuto l’obbligatoria comunicazione preventiva dall’Inps, ma quando avrei dovuto farlo non ero più amministratore della società. Secondo questa paradossale ed incredibile accusa io quindi avrei danneggiato i miei ex dipendenti – conclude Cretarola – Ma la realtà è un’altra. Oltre a quelli inflitti a me, i danni maggiori derivanti da queste incredibili vicende sono stati inflitti proprio ai 110 lavoratori che – senza un reale motivo – hanno perso il posto di lavoro, certo non per colpa mia. Io mi ero sempre preoccupato di garantirglielo il lavoro, finché ho potuto. Non aggiungo commenti. Mi limito solo a chiedere per la terza volta: perché tutto questo?”
