E’ stata fissata per il prossimo 14 marzo l’udienza al Tribunale Amministrativo regionale (Tar) del Lazio per decidere se concedere o meno la sospensiva all’ordinanza emessa dal Comune di Nettuno per l’abbattimento degli ultimi due piani del palazzo pericolante di via Gorizia. Se i giudici dovessero decidere per la sospensiva l’abbattimento sarebbe impossibile, se invece arrivasse il via libera l’Amministrazione potrebbe procedere in tempi rapidissimi. Subito dopo il pronunciamento l’ufficio tecnico potrebbe pubblicare il bando alla ricerca di soggetti in grado di eseguire i lavori. “Se dovessimo ottenere il via libera dal Tar – spiega il dirigente ai Lavori pubblici Benedetto Sajeva – saremo pronti ad agire in brevissimo, sempre che l’Amministrazione abbia a disposizione le somme necessarie ai lavori”. Di che spesa si tratta? – chiediamo al dirigente Sajeva. “Più o meno 300mila euro – spiega – poiché i lavori di abbattimento dei due piani terminali del palazzo non sono semplicissimi”. E quanto costerebbe neve abbattere tutto? “Una cifra leggermente inferiore – spiega Sajeva – siamo in trattativa con i condomini dei piani bassi per valutare questa ipotesi – spiega – perché è importante che sappiano che comunque i piani bassi non saranno agibili in ogni caso e che anche a loro coverrà abbattere e ricostruire. Ovviamente noi agiremo fino alla messa in sicurezza, il resto sono scelte dei proprietari”. Insomma la situazione sembra essere prossima ad una definizione, ancora pochi giorni e sarà chiaro se il Comune potrà eliminare il pericolo (le somme spese saranno poi imputate ai proprietari dell’immobile) oppure no.