Home Cronaca L’ANGOLO DEL PEDIATRA – Divezzamento: l’inizio e gli errori da non fare

L’ANGOLO DEL PEDIATRA – Divezzamento: l’inizio e gli errori da non fare

Nuovo appuntamento con la rubrica "L'angolo del Pediatra" a cura del dottor Alessandro Cafarotti che affronta le tematiche più importanti del settore e chiarirà i vostri dubbi. In questo articolo si parla del divezzamento. Per inoltrare le vostre domande potere scrivere studiopediatricocafarotti@gmail.com OPPURE redazione@ilclandestinogiornale.it con oggetto “L’angolo del Pediatra”

Dopo aver trattato l’allattamento, altra tappa fondamentale nella vita alimentare di ogni bambino è il divezzamento. Sarà proprio questo importante punto di svolta alimentare il topiuc di questa settimana. Ringrazio tutte le neomamme che mi hanno scritto e hanno mostrato interesse per l’articolo della precedente edizione.

Ricordo a tutte le gentili signore che vogliono avere chiarimenti sull’argomento trattato di scrivere all’indirizzo mail studiopediatricocafarotti@gmail.com.

Il divezzamento (mai svezzamento, meglio ancora alimentazione complementare) è un momento fondamentale nella vita di un bambino, perché offre i primi elementi di autonomia e la possibilità di sperimentare nuovi sapori, colori e consistenze. Non bisogna, però, avere fretta perché il bambino è sempre stato abituato ad un unico sapore, quello del latte, e alla sola consistenza liquida. Il piccolo quindi deve avere tutto il tempo per abituarsi ai nuovi cibi e il cambiamento deve avvenire in modo graduale.

Quando…

Tale processo deve iniziare in un periodo compreso tra i quattro e i sei mesi secondo la Società europea di gastroenterologia pediatrica e dopo i sei mesi secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, per la quale fino a quella fase è consigliato esclusivamente l’allattamento al seno. In ogni caso meglio non andare oltre il settimo mese. A dire quando è pronto è il bimbo stesso, che inizia a mettere i dentini o mostra curiosità per il cibo.

Quali cibi…

La modalità migliore è quella di iniziare con cibi semi – solidi, che abbiano cioè un’importante parte liquida, per poi passare a quelli del tutto solidi; in sostanza meglio partire, all’inizio, dalle pappine con brodo vegetale, dalla crema di riso o di mais tapioca, poi successivamente si possono introdurre le proteine animali, come carne e pesce. La cosa importante da ricordare, soprattutto se si utilizzano gli omogeneizzati è che devono essere senza sale, perché è bene non utilizzarlo eccessivamente nella dieta dei bambini fino ai due anni. Anche per la frutta, che al bimbo può essere data a fine pasto o meglio ancora a merenda, vale un discorso simile: bisogna stare attenti che gli omogeneizzati non abbiano zuccheri aggiunti. Gli alimenti che vengono introdotti a poco a poco, poi, è preferibile che provengano da coltivazione biologica. Se il bimbo oppone resistenza bisogna provare e riprovare, senza cedere. Si può riproporre periodicamente lo stesso alimento fino a 10,12 volte ( Prof. Claudio Maffeis, direttore dell’ Unità di diabetologia, nutrizione clinica e obesità in età pediatrica dell’ Ulss 20, docente all’Università di Verona).

Ambiente…

Per favorire un corretto approccio del piccolo alla ”novità” è importante creare attorno a lui un ambiente sereno, con poche distrazioni (quindi magari senza tv) e soprattutto dare il buon esempio con

un’alimentazione sana ed equilibrata: le scelte alimentari dei genitori, in particolare della mamma infatti influenzano non poco il bambino.

Il papà…

E’ giusto che anche il papà non sia escluso dalle gioie e dai dolori portati dall’alimentazione. Un’altra cosa da fare è aiutare il bambino a distinguere il senso della fame da quello della sete, avendo premura che la pappa sia sempre accompagnata da qualche sorso d’acqua. L’importante è che tutto il processo avvenga in modo graduale: sarà necessario insistere, non con durezza, ma con fermezza.

 

Dottor Alessandro Cafarotti, specializzato in Pediatria e diploma nazionale SIUMB in ecografia pediatrica.
Studio pediatrico Cafarotti,via Flora 9
00042 Anzio tel.  331 974 4331

 

 

Per inoltrare le vostre domande potete scrivere agli indirizzi: studiopediatricocafarotti@gmail.com OPPURE redazione@ilclandestinogiornale.it con oggetto “L’angolo del Pediatra”