Home Cronaca Anzio – Il vero spreco della villa di via del Tridente

Anzio – Il vero spreco della villa di via del Tridente

La villa di via del Tridente a Lavinio, in stato d'abbandono da decenni

In vetta alle attenzioni di molti residenti di Lavinio e non solo ormai da anni, la villa di via del Tridente sembra tornata ancora una volta d’attualità, in ultimo con la nuova segnalazione dell’associazione Anziodiva, che ne mette in luce il pericoloso stato d’abbandono, sollecitando quindi il comune neroniano a muoversi. Ma è un invito, quello a un’azione del comune, che dovrebbe partire davvero da lontanissimo, considerato che lo stabile è appartenuto a Enrico Nicoletti, il celebre “Secco” della Banda della Magliana, ed è stato confiscato dall’Antimafia 27 anni fa, per poi essere, nel 2001, consegnato al comune di Anzio, che studiò un progetto per cambiare la destinazione d’uso, facendolo diventare una casa famiglia.

Da allora quel progetto è transitato diverse volte per le mani di tante amministrazioni, ma la faccenda sembra essere davvero bloccata. Inevitabilemente, poi, la questione più importante è stata quasi sempre rimossa nel corso degli anni, tanto che dal 2005 in poi si è lasciato spazio alle più variegate questioni che circondavano la villa – dall’occupazione di abusivi all’invasione di animali, passando addirittura per diverse leggende che la etichettavano come “villa fantasma, circondata da un alone di mistero” – perdendo di vista il vero spreco rappresentato dalla concreta possibilità di agire per il sociale con uno stabile ampio e un progetto già pronto, restando di fatto in un’immobilità che prosegue da oltre 15 anni.

Attualmente il fascicolo che riguarda la villa di via del Tridente è enorme e coinvolge più di una amministrazione. Dal 2001 in poi le condizioni della villa sono andate ad aggravarsi sempre di più, tanto da quantificare economicamente un eventuale restauro in più di 500 mila euro, e anche i diversi finanziamenti regionali arrivati negli anni si sono rivelati insufficienti per lavori di grossa portata, limitandosi quasi sempre a interventi di piccola manutenzione.