Sono circa 100 le persone rimaste a secco ad Anzio, 42 nuclei familiari, a causa della chiusura dei contatori da parte dei tecnici di Acqualatina Spa che ha cementato l’accesso alla rete idrica a fronte di un debito da 100mila euro non pagato. Non è chiaro come mai le famiglie, residenti in due complessi residenziali limitrofi a Corso Italia abbiano accumulato un tale debito. Alcuni, pare, non abbiano mai pagato le bollette, altri invece sostengono di essere stati truffati dall’Amministratore che pur incassando i soldi dei condomini non avrebbe saldato il dovuto al gestore del servizio idrico. Sta di fatto che, dopo un primo avviso da parte del gestore, che ha ridotto il flusso idrico, è avvenuto il distacco definitivo che ha fatto infuriare i residenti (tra di loro bambini, anziani, portatori di handicap), subito radunatisi all’ingresso del Comune di Anzio, nella sede di Villa Sarsina, per chiedere un confronto con il Sindaco. Sul posto, a tutela di tutti, anche le forze dell’ordine per evitare che la protesta potesse degenerare. La riunione tra il primo cittadino Luciano Bruschini e i residenti rimasti a secco è ancora in corso.