Una lunga chiacchierata quella con l’Amministratore delegato della Capo d’Anzio Spa Antonio Bufalari, che dopo aver segnalato una situazione di estrema tensione sul molo, ha voluto superare le polemiche ed è entrato invece nel dettaglio tecnico dei progetti di rilancio del Porto, che dopo aver ottenuto il Via può veder partire alcuni lavori in attesa che vengano concessi i fondi necessari per la realizzazione del nuovo bacino. “L’iter per avviare i lavori prosegue spedito – spiega – come quello per arrivare alla piena regolarizzazione di tutte le posizioni. E’ un lavoro gravoso – dichiara – che comprende l’adeguamento alle nuove normative in continuo aggiornamento”. L’ultima indicazione di legge riguarda la sicurezza dei moli (su cui molto c’è da lavorare) ma anche la registrazione di tutte le imbarcazioni presenti agli ormeggi. Nei prossimi giorni verrà effettuata una ricognizione su tutte le imbarcazioni presenti, alcune delle quali risultano al momento “abbandonate” nel senso che non è semplice arrivare all’individuazione dei titolari e per le quali, al momento, non risultato contratti di ormeggio. Le imbarcazioni, alcune delle quali di pregio (altre meno) verranno censite e, anche con la collaborazione delle forze dell’ordine, si cercherà di risalire alla proprietà per avere una visione completa della situazione in vista della regolarizzazione, necessaria, di ogni posizione. Un lavoro imposto dalla legge ma ovviamente utile anche per fare luce sulla gestione del servizio di ormeggio.