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Anzio e Nettuno – Accessi record di anziani al Pronto soccorso, è emergenza

Il pronto soccorso di Anzio

Solo pochi giorni fa i Sindaci di Anzio e Nettuno, sollecitati dal consigliere comunale di Nettuno Rodolfo Turano, si sono incontrati per fare il punto sulla situazione critica che vive l’ospedale locale, sempre meno pronto a fornire risposte sanitarie adeguate ad un territorio in espansione. Poco personale, pochi posti letto, una situazione di affanno costante in inverno e in estate. Oggi basta accedere sul sito della Regione Lazio che indica la situazione, minuto per minuto, di tutti gli accessi, per capire che il Pronto soccorso di Anzio, piccolino e sottodimensionato, deve fronteggiare accessi record, spesso legati a patologie che nulla hanno a che vedere con l’intervento di primo soccorso. Al momento (ore 10,32) sono in attesa di essere visitate 8 persone, un numero quasi ragionevole (meno se si pensa che al San Filippo Neri ce ne sono 6, al Forlanini 2, a Tor Vergata 8… con ben altre strutture). Più grave la situazione se si guarda ai pazienti in trattamento e in attesa di ricovero. Il numero sale a 23, il che vuol dire tutti i posti occupati, barelle comprese e coperte al limite (la situazione è migliorata grazie alla donazione di un privato). Sono di meno al Sant’Eugenio (“solo” 21), al Policlinico Gemelli, appena 15, addirittura 12 al San Giovanni, solo 2 al San Camillo. Neanche gli ospedali di Roma tengono il ritmo dell’ospedale di Anzio. Non pervenute le strutture dei Castelli, che a quanto pare non soffrono degli stessi problemi dell’ospedale e del Pronto soccorso del litorale, a cui la Asl concede scarsissima attenzione rispetto alle reali problematiche che si vivono quotidianamente. Eppure i dati non sono un mistero per nessuno, ormai da anni. Dati ignorati da tempo, a cui non si è data risposta con interventi concreti e necessari. Di fatto, guardando ai totali, al momento il Pronto soccorso di Anzio ha in carico tra cure e osservazione breve 44 persone (ammucchiate l’una sull’altra perché gli spazi non sono adeguati e muoversi è davvero difficile), il Santo Spirito solo 25, il Bambin Gesù 29.

Si tratta perlopiù, ad Anzio, di pazienti anziani con diverse patologie croniche, che ovviamente non hanno alcun bisogno di essere ricoverate al Pronto soccorso, che poco può fare in questi casi. Persone abbandonate per giorni dai familiari, in attesa che gli anziani trovino un posto letto nel reparto di un altro ospedale (ad Anzio i posti sono esauriti), in cui spesso non vogliono andare perché le visite diventano un problema. Persone che dovrebbero essere ospitate in Rsa per anziani o luoghi di lungadegenza e che invece stazionato al Pronto soccorso, creando disagio quando ad arrivare sono davvero le emergenze. Ma si fa finta di non vedere mentre i medici generici continuano ad inviare tutti al Pronto soccorso per analisi e accertamenti. Un altro giorno di accessi record quindi per il Pronto soccorso, trasformato di fatto in centro analisi e centro anziani, mentre la Asl resta a guardare.