Home Cronaca Fiume di eroina destinato a Roma e al Litorale, 12 arresti

Fiume di eroina destinato a Roma e al Litorale, 12 arresti

Un fiume di eroina destinato al mercato di Roma e dell’hinterland romano, compreso il litorale di Anzio e Nettuno, che in buona parte passava dall’aeroporto di Fiumicino. Ben 32 i chili dello stupefacente sequestrati dai finanzieri del Comando provinciale di Roma, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Nell’ambito dell’operazione denominata “Opium” sono stati arrestati 12 narcotrafficanti che cercavano di eludere i controlli nello scalo aeroportuale romano.

Dal classico doppiofondo nei bagagli, dentro il quale un corriere pakistano nascondeva 10 chili di “brown sugar”, alle confezioni di shampoo e bagnoschiuma che la parrucchiera ivoriana usava per occultare gli oppiacei, alle scatolette da tè (che nascondevano ben altro) di una casalinga smascherata dai cani antidroga, fino al rischioso metodo dell’ingerimento di ovuli. Nello stomaco di un uomo nigeriano ne sono stati rinvenuti ben 92, corrispondenti a circa 1,5 chili di eroina. Sono svariati gli stratagemmi per nascondere il passaggio della pericolosissima droga che, grazie a un repentino crollo dei prezzi per la sovrapproduzione in paesi come l’Afghanistan, la Thailandia e il Vietnam, sta tornando prepotentemente sul mercato italiano, in particolare tra i giovani.

Il quantitativo di droga sequestrata avrebbe potuto fruttare ai trafficanti un volume d’affari da capogiro. Secondo le stime degli inquirenti, grazie all’elevata purezza della sostanza transitata a Fiumicino, il mercato dello spaccio di Roma e provincia avrebbe potuto essere invaso da oltre mezzo milione di dosi, per un valore di almeno 5 milioni di euro.

Nei mesi scorsi, sul litorale di Anzio sono state fermate due donne, madre e figlia, che si sono rivolte all’ospedale per aver ingerito ovuli che non riuscivano ad espellere e ad Anzio e Nettuno di recente sono stati fermati diversi pusher con delle nuove pericolosissime droghe.