L’installazione dei cancelli di legno a via Gorizia a Nettuno, nei pressi del palazzo pericolante, erano stati annunciati dall’Amministrazione comunale con un’ordinanza datata 21 settembre 2016. In un passaggio si legge chiaramente che l’Area Lavori pubblici “disporrà per il collocamento dei necessari dispositivi per la chiusura al traffico veicolare e pedonale i tratti di via Gorizia, via IV novembre e di via XXIV maggio, interessati dal provvedimento di divieto, assicurando l’invariabilità degli stessi e dell’avvenuta esecuzione dovrà essere redatto apposito verbale”. Ad illustrare la situazione il dirigente ai Lavori pubblici dell’Amministrazione Casto Benedetto Sajeva. “I cittadini sembrano non voler capire – spiega Sajeva – che siamo parlando di una situazione di grave pericolo per i cittadini che transitano in zona. Già con le transenne il passaggio era vietato a tutti, ai pedoni e a chi transita in auto. Ieri c’è chi si è lamentato per essersi vista chiusa l’auto dietro le transenne. Premesso che ovviamente lo avremmo fatto uscire, perché i cancelli si possono aprire, il passaggio quotidiano dei mezzi per il parcheggio non è ammesso, così come non è ammesso il passaggio delle auto nell’autofficina e nella cantina che si trova proprio di fronte al palazzo pericolante. Transitare in zona e far transitare i clienti mette tutti in una situazione di rischio. In questi mesi le persone interessate avrebbero dovuto trovare altre soluzioni per portare avanti il proprio lavoro nell’interesse proprio e dei propri clienti. Voglio fare riferimento ad una tragedia recente, come quella dell’Hotel Rigopiano. Dopo la valanga tutti si affannano alla ricerca dei responsabili, oggi noi stiamo mettendo in atto i provvedimenti per evitare le conseguenze di un simile dramma. Nessuno per nessun motivo deve sostare negli spazi oltre i cancelli che a brevissimo saranno sigillati, e sussiste una situazione di rischio anche fuori, nell’area che seppur non interdetta ai residenti è interdetta al passaggio. Il 9 febbraio – aggiunge Sajeva – verranno effettuati ulteriori accertamenti tecnici sul palazzo per procedere con le pratiche per l’abbattimento. Siamo in attesa della decisione del Tar sulla richiesta di sospensiva avanzata dai titolari del palazzo – conclude – ed abbiamo sollecitato la fissazione di una data al più presto, dopo di che, con il parere che speriamo essere favorevole, saremo pronti ad agire in pochissimo tempo per ripristinare le condizioni di sicurezza e riaprire la viabilità. La sicurezza di tutti è la nostra priorità”. Resta fermo il fatto che le attività e i cittadini che si sentono danneggiati da questa situazione possano rivalersi su quelli che saranno infine identificati come i responsabili di una situazione che, lo ricordiamo, ha paralizzato un intero quartiere, fatto crollare il giro d’affari di molti negozi, e ingolfato la viabilità del centro cittadino.