Home Cronaca Nettuno – Scuole superiori al gelo, scoppia la protesta degli studenti

Nettuno – Scuole superiori al gelo, scoppia la protesta degli studenti

Gli studenti dell'Itis prima della pandemia covid

E’ stata annunciata ieri sui social network, ed ora la protesta degli studenti degli Istituti superiori di Anzio e Nettuno è in pieno svolgimento. I ragazzi stanno manifestando davanti alle scuole Chris Cappell College, Colonna Gatti, ITIS Trafelli e Innocenzo XIII a causa del mancato funzionamento dei termosifoni. Un problema emerso lunedì al rientro tra i banchi di scuola e ancora non risolto. Un problema serio, perché in classe si gela letteralmente e non è difficile capirlo, alla luce della temperatura bassissima di questi giorni, he ha ghiacciato fontane e strade e costretto tutti a coprirsi come non i ricordava da anni.

All’Itis i ragazzi hanno deciso, per il terzo giorno di seguito, di non entrare in classe. Questa mattina un gruppo di studenti sta girando per l’edificio per misurare la temperatura interna di ogni stanza e poter contestare la situazione anche con una denuncia. “Questa situazione è assurda – ci spiega uno dei ragazzi – non si riesce a stare in classe neanche con il cappotto. Dall’Area metropolitana hanno detto che avrebbero acceso i termosifoni dalle 4 di notte alle 13, ma non lo fanno mai. Si accendono alle 8 e si staccano alle 12 e non riscaldano nulla. L’Itis è un edificio enorme con un impianto vecchissimo, al terzo piano non arriva il calore neanche quando funziona tutto”. I ragazzi questa mattina hanno parlato con la Dirigente scolastica, che ovviamente come loro non è contenta della situazione. La segnalazione è stata fatta più volte all’Area Metropolitana che non sembra in grado di intervenire con prontezza. Già lo scorso anno si era verificata una situazione simile che aveva causato disagi per diverse settimane. “Se questo problema non si risolve – spiegano ancora i ragazzi – venerdì organizzeremo una manifestazione. Chiediamo ai Sindaci di Anzio Nettuno di farsi promotori con l’Area metropolitana per risolvere questo problema che rende impossibile restare a scuola. Intanto – concludono chiameremo anche i Vigili del fuoco e le forze dell’ordine, perché anche loro possano denunciare in che condizioni sono alcune scuole”.