La Ipi srl che si occupa dell’appalto dei rifiuti del Comune di Nettuno e che non ha nulla a che fare con l’attuale gestione commissariale e con l’attuale crisi economica dell’azienda che ha portato al ritardo nei pagamenti degli stipendi e ad una serie di disservizi gravi, con il proliferare della presenza di rifiuti in tutta la città, sta preparando i conteggi per sollevare una serie di contestazioni sulla gestione finanziaria della società. Nella giornata di domani i vertici Ipi si presenteranno all’incontro convocato dal Commissario prefettizio a Roma per chiedere conto di una serie di dichiarazioni riguardanti presunte somme “distratte” dai conti societari prima del Commissariamento (che la Ipi, carte alla mano, ha utilizzato a fini societari) e per fare chiarezza, più in generale sulle somme attualmente in disponibilità della società. I soci, che ci tengono a sottolineare di aver sempre agito nello spirito di massima collaborazione con il Commissario, sono in attesa della sentenza sul ricorso per l’interdittiva, previsto per i primi di dicembre, e non si spiegano come mai le somme a disposizione del Commissario non vengano utilizzate “per salvaguardare la tranquillità dei lavoratori” con il pagamento delle spettanze.
Domani mattina si spera che l’incontro possa chiarire i dubbi sollevati da più parti sull’operato della gestione commissariale, che ha visto un raffreddamento anche nei rapporti con il Comune che, lo ricordiamo, non solo è in regola con i pagamenti delle fatture, ma ha sollecitato (come anche ha fatto l’opposizione in consiglio chiedendo un’audizione) un vertice con il Commissario stesso, che è stato convocato in audizione sempre nella giornata di domani, subito dopo il confronto con i soci. Quale che sia l’esito di questi incontri l’Amministrazione comunale sta comunque vagliando delle soluzioni d’urgenza, per risolvere l’emergenza rifiuti che sta attanagliando la città, questo anche con l’appoggio di parte degli operatori Ipi senza stipendio, che riconoscono all’Amministrazione comunale di aver agito correttamente. Restano da chiarire le responsabilità di questa situazione di crisi, difficile da comprendere alla luce delle somme che dovrebbero già essere nella disponibilità del Commissario prefettizio.
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