Aprire la mail della Redazione e trovare un messaggio che ha per oggetto “Suicidio a breve” ha creato un discreto allarme in diversi giornali locali. A seguire un testo lucido e disperato insieme. “Buongiorno, siamo una famiglia di tre persone in terribili difficoltà. Volevo solo avvertire che abbiamo intenzione di ucciderci. Non riusciamo a trovare lavoro in nessun modo, a mio padre dicono che è troppo vecchio, a me che ho superato i 28 anni. Ho problemi di salute e non posso curarmi, siamo stati sfrattati senza neanche lasciarci prendere un vestito e in piena disperazione, abbiamo occupato una casa abbandonata dove non funziona nemmeno il bagno, dobbiamo usare i sacchi per i rifiuti ma ora ci stanno per mandare via anche da qui. In Italia, apparentemente, per avere aiuto o attenzione, bisogna prima morire. Quindi parlatene, almeno dopo che saremo morti, ditelo che mentre si da vitto e alloggio agli immigrati, gli Italiani che vorrebbero solo un lavoro si ammazzano. Grazie e buon pomeriggio”. Ovviamente omettiamo il nome della persona che ha inviato il messaggio e che si definisce “un Italiana disperata senza nulla”. Immediata la chiamata ai Carabinieri della stazione di Anzio per cercare di rintracciare la persona che aveva inviato la missiva. I militari dell’Arma, guidati dal Comandante Lorenzo Buschittari, già allertati da altre persone che avevano ricevuto la mail, avevano subito rintracciato la donna e la sua famiglia. “La mail – ha detto – è stata scritta in un momento di particolare sconforto alla luce di una situazione familiare oggettivamente critica. Abbiamo parlato con questa famiglia – ha aggiunto – e segnalato la questione ai Servizi sociali di Anzio che già conoscono le difficoltà della specifica situazione. E’ stata una mail per cercare di chiedere aiuto più che per manifestare reali intenzioni suicide”. Ora la speranza è che si faccia qualcosa di concreto per aiutare queste persone sia per quello che riguarda la situazione abitativa che per la dignità di una famiglia che deve poter vivere.
