Episodio incredibile questa mattina alle Grotte di Nerone ad Anzio. Dal lato opposto della villa Imperiale, dove ci sono i resti che affiorano sulla spiaggia, un uomo ha iniziato a scavare tra i reperti. Un atteggiamento che ha messo in allarme che lo hanno visto in azione ed ha indotto una persona a chiamare la Polizia Locale per segnalare l’abuso che si stava compiendo in un zona archeologica piena di resti. Sul posto è quindi giunta una pattuglia dei vigili che, visto l’atteggiamento anche aggressivo dell’uomo con un pala in mano, ha chiesto il supporto di carabinieri e polizia, immediatamente giunti sul posto.
Le forze dell’ordine si sono intrattenute con l’uomo che ha spiegato loro che lui stava semplicemente pulendo e non deturpando i resti della villa imperiale, tuttavia nel farlo, usava un’enorme pala ed aveva spostato grandi massi nell’area protetta (in cui tra l’altro lo scorso anno si era accampato un cittadino che era stato prontamente mandato via). Dopo l’identificazione del soggetto le forze dell’ordine sono tutte andate via e l’uomo è rimasto in zona ed ha iniziato nuovamente a scavare, tra l’altro insultando le persone che gli facevano notare che si trattava di una zona protetta. Salvini, questo il cognome che ha rilasciato a chi lo invitava a fermarsi e non scavare, ha poi aggiunto che per abitudine rimuove le transenne e la recinzione della villa di Nerone per andare anche lì a pulire con la sua pala, questo senza alcun controllo o supervisione, con la possibilità di fare quali danni al patrimonio archeologico. Resta assolutamente sconcertante il fatto che una persona che si presenta con una pala alla villa imperiale o sui resti in spiaggia non venga fermato da nessuno.
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