Commercianti e residenti di via Gorizia a Nettuno, ieri mattina sono rimasti non poco sorpresi quando hanno visto una squadra di tecnici che, senza por tempo in mezzo, ha avviato una serie di verifiche sul palazzo pericolante, transennato da oltre un anno, su cui da dieci giorni pende un’ordinanza di demolizione emessa dal Sindaco. Il palazzo, lo ricordiamo, è stato dichiarato inagibile e a rischio crollo. Ancora maggiore la sorpresa quando i tecnici hanno iniziato ad utilizzare un martello pneumatico per i carotaggi che ha fatto vibrare non solo il palazzo ma tutto il quartiere. I cittadini hanno chiamato la Polizia locale che, una volta sul posto, ha bloccato i lavori. Il Sindaco Angelo Casto, che ha firmato l’ordinanza di demolizione, in scadenza in questi giorni, ha inviato sul posto il Dirigente dell’Area tecnica Benedetto Sajeva per un sopralluogo. L’unica certezza è che le indagini ispettive avviate dai tecnici convocati dai proprietari degli ultimi due piani in attesa di demolizione (contro il parere dei restanti proprietari) non era ammissibile proprio alla luce della situazione di pericolo del palazzo, certificata da un tecnico specializzato che ha individuato le precise cause del rischio crollo e le possibili soluzioni. Sembrano quindi continuare ad aggiungersi motivi di contesa tra i titolari degli ultimi due piani del palazzo e l’Amministrazione comunale, intenzionata ad agire in brevissimo con l’abbattimento degli ultimi due piani (su cui sono stati realizzati alcuni abusi) per ripristinare al più presto delle condizioni minime di sicurezza per tutti e per consentire il ripristino della viabilità, completamente bloccata da troppo tempo. Lo stesso vale per i proprietari dell’immobile, anche loro in causa con i proprietari degli ultimi due piani che sperando di riuscire a salvare il resto dello stabile dopo l’abbattimento.