Una folla oceanica ha voluto dare l’ultimo saluto a Giulio Maria Parente, giovane di 21 anni scomparso in un tragico incidente stradale sabato notte in via Scipione Borghese a Nettuno. Un corteo di ragazzi ha “scortato” con striscione e cori il carro funebre che trasportava la salma di Giulio dai giardini di Anzio Colonia fino alla chiesa di Santa Teresa. Straziante, ma composto il dolore della mamma e del fratello che hanno raccolto ad uno uno gli abbracci di sostegno arrivati da parte dei tanti amici di Giulio che sono intervenuti per dargli l’ultimo saluto.
“Vogliamo pregare per te e per tutti i giovani che ti accompagnano, per tua mamma e tuo fratello – ha detto nell’omelia Padre Ennio – le parole umane servono a poco. In questo momento risuona la parola di dio che è parola di vita e di vita eterna. Parlare in questo momento non è facile. Trovare le parole giuste è difficile, se le parole umane sono insufficienti. A riaccendere in voi la speranza c’è un Uno che in questo momento ci parla e ci dice “Non Abbiate Paura, io ho vinto il mondo, ho dato la vita per voi. Chi vive e crederà in me non morirà in eterno”. La Verità sta nel aldilà – ha proseguito Padre Ennio – e se c’è un’ altra vita è necessario credere per superare il mistero della morte per aprire la vita a una gloria immortale. La vita è bella, la vita è il dono più grande che ci ha fatto. Ma perché vogliamo renderla così brutta, perché vogliamo rovinarla? Giulio ha lasciato il questo mondo in modo tragico. Di chi è la colpa? Perché accadono queste cose? Dio c’è ed amore, misericordia e perdono. Se succede qualcosa non diamo la colpa a Dio, dobbiamo dare la colpa alle nostre pretese, alle nostre ideologie al vivere senza fede e senza speranza ed è colpa della società di oggi”.
“Ho parlato con la mamma Silvia – ha detto alla fin Padre Ennio – e mi ha dato un consiglio bello che ho colto “avvisa tutti questi giovani a non sprecare la propria vita è quella degli altri”. Quante lacrime di genitori che aspettano notti intere i figli e quante lacrime per quelle che non tornano, vogliamo continuare a sprecare la vita o vogliamo viverla serenamente insieme ai nostri genitori. Penso e credo che Giulio Maria sia in questo momento protetto per mano di Maria e con la protezione di Santa Teresa. Sia davanti al trono del padre e proteggerà tutti noi e facciamo anche noi un proposito, di cambiare vita, di essere più forti di sentirlo vicino”.
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