Dovrà rispondere delle accuse di sequestro di persona, porto ingiustificato di armi da taglio, lesioni aggravate nonché per violazione di domicilio. L’uomo di 30 anni di origini cubane, incensurato, che ieri si è presentato armato di coltello e machete alla casa famiglia protetta di Nettuno dove si trovavano sua moglie e suo figlio. Approfittando dell’attimo in cui il cancello si è aperto per permettere l’ingresso ad una delle suore che dimorano nella struttura, l’uomo era riuscito ad introdursi all’interno della struttura ed ha cercato di raggiungere la ex e il figlio minore, ospiti della casa famiglia.
Le suore hanno in tutti i modi cercato di ostacolarlo, ma l’uomo ha reagito aggredendole. Le urla dei presenti sono state udite dai residenti delle case vicino la struttura che impauriti hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine.
In breve è giunta su posto una pattuglia del Commissariato di Anzio – Nettuno, diretto dal primo dirigente Antongiulio Cassandra. Alla vista degli uomini in divisa il 30enne, per guadagnare l’uscita, ha immobilizzato una suora minacciandola con un coltello alla gola, scagliandosi poi contro gli agenti che cercavano di bloccarlo.
Ne è nata una colluttazione con gli agenti è partito anche un colpo di pistola. I due poliziotti intervenuti hanno riportato ferite alle braccia ed alle gambe, mentre la suora ha riportato un taglio ad uno zigomo. Anche una seconda suora è stata colpita da calci, mentre una terza è stata ricoverata in stato di shock.