Proprio mentre nella giornata di ieri si diffondeva la notizia della scarcerazione di Fernando Mancini, a Nettuno un evento di rilievo era in corso presso lo stabilimento Balneare Belvedere, tra i beni che il Tribunale ha sequestrato all’imprenditori (cui contesta i reati di truffa ed evasione fiscale).
Ospite della struttura balneare, a fine stagione, è arrivato il Presidente del Tribunale di Roma, Settore misura di prevenzione dottor Guglielmo Muntoni che si è impegnato per una gestione proficua dei beni sequestrati a Mancini per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro. In particolare Muntoni si impegna affinché le attività commerciali e imprenditoriali poste sotto sequestro, non si avviino verso sicuro fallimento, facendo perdere posti di lavoro. All’appuntamento era presente anche il sindaco di Nettuno Angelo Casto, che nei mesi scorsi ha siglato con il Tribunale una convenzione per la corretta gestione dei beni sequestrati, l’Amministratore dei beni sotto sequestro, Efrem Romagnoli, il Capitano della Guardia di Finanza Massimiliano Lalli che ha eseguito l’operazione di sequestro con un’indagine lunga e serrata e che ha contribuito a restituire i beni acquisiti ai cittadini, tra gli ospiti il Comandante dei Carabinieri Lorenzo Buschittari e il Primo dirigente del Commissariato Antongiulio Cassandra.
Il Primo a prendere la parola durante quella che si può definire una chiusura di stagione davvero di rilievo, è stato proprio Muntoni. “Quella di questa sera – ha detto – è una sorta di festa dell’efficienza e del lavoro speso bene. Quando si sequestro un’azienda le gestione non vanno quasi mai bene ma noi dal Tribunale ne salviamo il 90 percento con la messa in legalità totale della gestione. Qui è successo, tutto è andato bene anche se si è verificato un caso particolare con le dimissioni di massa in pieno stagione estiva del personale, ma ci siamo impegnati e siamo riusciti lo stesso, con la collaborazione della Cooperativa 29 giugno che mi sta particolarmente a cuore (era legata all’inchiesta di Mafia Capitale) poiché anche lei è stata salvata con i soci adeguati e i provvedimenti legali di riferimento, sempre con l’impegno a non avere ricadute di nessun genere, che non sarebbero più sopportabili, finendo sotto un Presidente qualunque”. Quindi ha preso la parola il Sindaco Casto. “Ho seguito la vicenda . ha detto il Sindaco – conosco la materia come vicequestore entro in questa storia bellissima quando uno dei dirigenti mi comunica che dopo il sequestro tutti i dipendenti si erano dimessi. Ci siamo subito messi in contatto con alcuni amici del settore e ci siamo trovati a collaborare. Una situazione difficile che abbiamo risolto sia con la cooperativa ma anche con le associazioni come Libera che abbiamo voluto coinvolgere e con successo”.
“Abbiamo lavorato tutti verso un unico obiettivo – ha detto l’amministratore Romagnoli – e questo ha fatto la differenza. All’inizio c’erano problemi anche nel rapporto con i bagnanti che alla fine ci hanno ringraziato per aver portato a termine la stagione”.
“Ho apprezzato la sinergia di tutti – ha detto il Comandante Lalli – il dottor Muntoni ci ha supportato sia nel sequestro che nella gestione abbiamo evitato il fallimento e questa esperienza è da considerarsi felicissima”. Quindi a lavorare al Belvedere sono stati dei ragazzi di Nettuno che non hanno avuto paura. “Non è stato facile farci conoscere – hanno raccontato alcuni di loro – ma siamo una squadra di ragazzi alcuni giovanissimi, che ce l’hanno messa tutta e ci siamo fatti apprezzare sul nostro litorale. Questo struttura può ospitare progetti culturali, dare sostegno a bambini e disabili non ci fermeremo e diciamo grazie a tutti i ragazzi che hanno lavorato e si sono impegnati”.
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