Una evidente crepa su un muro esterno, ed un’altra su una colonna all’interno di una delle aule. Questo il motivo che ha portato (con l’ordinanza dirigenziale 3 del 26 settembre 2016) all’interdizione di parte del plesso scolastico di via Aniene a Nettuno per procedere alle indagini strutturali del caso. Una situazione che spaventa non poco i genitori dei piccoli alunni (circa 45) che stanno cercando in tutti i modi di sollecitare le istituzioni affinché si possa intervenire il prima possibile.
Ad essere interdetta, dopo il sopralluogo del 21 settembre scorso, è gran parte della zona esterna del giardino, la mensa, la palestra, due magazzini e un bagno. Una situazione di cui l’ultima segnalazione è stata inoltrata al comune il 16 settembre scorso, ma che in realtà risale ad aprile. Da quel mese, in cui alla guida del comune di Nettuno c’era il commissario prefettizio Raffaela Moscarella, pare siano state ben sei le segnalazioni sullo stato dell’immobile, ma solo ora sembra che qualcosa si stiamo veramente muovendo.
I genitori, intanto, hanno avviato una raccolta firme per ricevere risposte chiare sullo stato dei luoghi, sulle modalità e sui tempi della messa in sicurezza dell’edificio e su come si interverrà per l’attività scolastica in caso di chiusura del plesso, da inoltrare al sindaco Angelo Casto, al dirigente dell’area Lavori Pubblici e la dirigente scolastico. Proprio quest’ultimo è un altro punto che rende la vicenda intricata. Ad oggi non vi è un dirigente scolastico per il plesso visti due cambi già avvenuti dall’inizio dell’anno scolastico. Domani mattina dovrebbe insidiarsi il nuovo preside, unico deputato a chiedere lo spostamento in altra sede degli alunni e a richiedere anche l’intervento dei Vigili del Fuoco che potranno definitivamente dare una risposta sulla stabilità dell’edificio. Solo appena il nuovo dirigente, ai quali già domani mattina i genitori faranno visita per richiedere una risposta il più celere possibile, assumerà a pieno le sue funzioni si potrà avere una visione più chiara della vicenda. La speranza è che tutto si risolva in tempi brevissimi per garantire l’inculumità dei piccoli alunni che frequentano la scuola.
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