Anzio – Infiltrazioni mafiose, il Senato ci riprova

E’ stato pubblicata ieri, 21 settembre, l’Atto n. 4-06364, nella seduta n. 682 del Senato, un’interrogazione al Ministero dell’Interno, a firma dei Senatori FATTORIGAETTIBUCCARELLABERTOROTTAMORONESECAPPELLETTIPAGLINISANTANGELOPUGLIA, MORRA relativa al Comune di Anzio relativa alla situazione di sicurezza e legalità nell’ambito dell’Amministrazione comunale. È la seconda richiesta protocollata dopo quella del Senatore Cervellini.

“Premesso che – si legge nel documento (la cui versione integrale è consultabile al link http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=989865 ) – per quanto risulta agli interroganti: nel comune di Anzio da anni si assiste a vicende di carattere criminoso, riconducibili alla presenza asseverata di cosche della ‘Ndrangheta; in particolare, l’elenco degli attentati o atti intimidatori risulta così articolato: dal 2002 al 2004 sono stati ben tre gli attentati allo stabilimento balneare “Il Bugalow”, di proprietà dell’assessore pro tempore al turismo Umberto Succi, oggi consigliere di maggioranza; il 5 marzo 2012, alle ore 15 circa, ignoti esplodevano numerosi colpi di pistola all’indirizzo della villa dell’assessore Patrizio Placidi; la notte del 14 febbraio 2015, venivano sparati numerosi colpi di arma da fuoco contro l’abitazione dell’assessore ai lavori pubblici, Alberto Alessandroni; il 6 agosto 2016 viene dato fuoco all’automobile di proprietà del vice sindaco Giorgio Zucchini; l’assessore Patrizio Placidi risulterebbe rinviato a giudizio per voto di scambio e indagato nell’inchiesta della DDA (direzione distretto antimafia) denominata “caro estinto”, in cui sono coinvolti i proprietari della ditta funebre Taffo; il vicesindaco Giorgio Zucchini, nell’inchiesta denominata “Mala Suerte”, sarebbe presente in diverse intercettazioni e testimonianze; altra destinataria di diversi affidi senza gara sarebbe la CSI (Centro servizi immobiliari) di Domenico Perronace, nipote del consigliere di maggioranza Pasquale Perronace, nonché di Nicola Perronace, personaggio imputato nel processo contro il clan dei Gallace per associazione a delinquere di stampo mafioso e sequestro di persona a scopo di estorsione. Recentemente Nicola Perronace è deceduto; nelle indagini che portarono al processo contro i Gallace, si stabilì l’esistenza delle ‘Ndrine nel territorio di Anzio e Nettuno; nell’ambito del procedimento che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero Travaglini del tribunale di Velletri, nei confronti dell’assessore Patrizio Placidi, colpiti da stessa richiesta, risultano anche il dirigente dell’area ambiente Walter Dell’Accio, la consigliera Valentina Salsedo e suo marito Ernesto Parziale; Walter Dell’Accio e Patrizio Placidi risultano aver avallato in Conferenza dei servizi, nel 2012, una centrale a biogas nel comune di Anzio, della ditta COGEC, detenuta al 100 per cento dalla SIRTEC e che insisteva su una proprietà riconducibile a Antonio Nocera, proprietario nel 2007 della STA (Servizio trasporti Anzio) e della stessa SIRTEC. La relativa autorizzazione è stata impugnata dal comune di Anzio; nel 2012 è stato tratto in arresto l’assessore alle politiche sociali, Italo Colarieti, per abuso di ufficio insieme ad Augusto De Bernardinis, che più tardi, nell’inchiesta “Mala Suerte”, risulterebbe essere il braccio operativo della riscossione del “pizzo” ai danni della Supercar per conto di Pellecchia e Madonna; considerato che in data 7 luglio 2016, è stata presentata dal senatore Cervellini (4-06069) una precedente interrogazione sulle vicende descritte, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali azioni intenda intraprendere, affinché venga verificata la sussistenza dei presupposti per l’applicazione al comune di Anzio degli articoli 142 e 143 del TUEL (Testo unico enti locali), di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, relativi allo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose”. Si attende risposta.