Sono state chiesta condanne per un totale di quasi 70 anni per cinque dei sei indagati per la morte dell’85enne Elisabetta Pinna avvenuta il 18 aprile del 2010 per sepsi e polmonite, contratte dopo un periodo di degenza presso la casa per anziani “Villa Sant’Andrea” di Aprilia. Il Tribunale di Latina, nella giornata di ieri, ha formulato le richieste di condanna per gli imputati. Si tratta del proprietario della casa di riposo e di quattro dipendenti della struttura, alcuni dei quali residenti tra Anzio e Nettuno. Per un altro dipendente, invece, il sesto indagato, è stata chiesta l’assoluzione. Il reato ipotizzato è quello di omicidio volontario. Secondo l’accusa l’anziana non avrebbe ricevuto le cure adeguate dopo il ricovero per la frattura di un femore e le sue condizioni di salute nel giro di due mesi sarebbero precipitate. Il decesso, infine, è sopravvenuto nell’ospedale di Gallarate, dove l’anziana donna venne successivamente trasferita. Il prossimo 27 settembre è prevista sentenza.