Che succede se si trova un animale ferito sul territorio del Comune di Nettuno e lo si vuole salvare? E’ facile se si tratta di un gattino o un cagnolino. Lo si prende, lo si porta alla polizia locale e sono i Vigili a chiamare le Guardie zoofile o la Asl veterinaria che poi consegnano le bestiole alle strutture convenzionate (veterinario se hanno bisogno di cure, canile se tutto va bene). Diversa la situazione se l’animale ferito o in difficoltà è difficile da recuperare personalmente o da trasportare. Nei giorni scorsi un gabbiano ferito su un tetto nel quartiere di San Giacomo a Nettuno, che si lamentava come un bambino e compiva solo piccoli saltelli, difficile da catturare sia per le dimensioni che per le reazioni, è rimasto in stato di abbandono per oltre 8 ore. Prima è stata allertata la Capitaneria, che tuttavia interviene solo se gli animali feriti si trovano sulla spiaggia, poi il Comune, quindi le Guardie Zoofile. I volontari hanno chiamato diverse volte chi li aveva contattati, ma non si sono potuti recare sul posto prima delle 18. Nel frattempo a Nettuno si è scatenato il diluvio, la bestiole è rimasta sotto l’acqua almeno un’ora, poi ha pianto per delle ore. Infine si è spostato di qualche decina di metri, rendendo difficile il salvataggio. “Non voglio creare polemiche – racconta la persona che ha chiamato le Guardie Zoofile – so che il servizio è su base volontari, ma 8 ore per recuperare un animale ferito vuol dire negare il servizio. Anche 4 sarebbero state comunque troppe. Se non si è in grado con l’organizzazione attuale di offrire un servizio adeguato è importante studiare delle soluzioni alternative”. E non è la prima volta che i cittadini segnalano tempi biblici per aiutare degli animali in difficoltà. Trovare delle soluzioni che siano più efficaci nei casi di emergenza non è una questione di poco conto.