Nettuno – Riscaldamento, tensioni alle case Ater

 

La situazione del riscaldamento alle abitazioni Ater di via Romana antica a Nettuno, in zona San Giacomo, sta diventando esplosiva. L’impianto di riscaldamento è centralizzato e non funziona bene, molti lamentano il costo delle bollette (alcuni non pagano da tempo, la caldaia funziona male e la manutenzione non è garantita) e chiedono il distacco dal sistema centrale per trovare soluzioni autonome, altri invece, da sempre in regola, non vogliono cambiare il sistema ma vorrebbero che fosse più efficiente (i riscaldamenti si accedono in ritardo sul calendario, iniziano tardi la sera, spesso la temperatura non è adeguata). L’Ater, di recente, ha dato la disponibilità a tirarsi fuori dalla questione, ma in realtà per alcuni utenti questo vuol dire semplicemente staccare il servizio senza offrire soluzioni idonee e di fatto, lasciare gli inquilini al freddo e nella condizione di doversi pagare un impianto autonomo. “In relazione alle numerose lamentele inerenti i costi di gestione della centrale termica gestita da Ater, dovute ai consumi energetici delle caldaie a servizio dei fabbricati di via Romana Antica 1 ed i conseguenti eccessivi addebiti in bolletta, viste le numerose richieste di distacco dall’impianto centralizzato fatte pervenire all’Ater, l’azienda ha dato la propria disponibilità alla disattivazione della centrale termica”. Questo l’annuncio dell’Ater in un Comunicato agli inquilini di via Romana antica a Nettuno. “In seguito all’incontro tenutosi in data 14 giugno scorso presso il complesso Ater sito in Nettuno via Romana Antica 1, in considerazione dell’esigenza di alcuni inquilini assenti di conoscere più approfonditamente i termini dell’iniziativa in questione si informano i signori inquilini che in data 13 settembre alle 15.30 due ingegnere saranno presenti presso l’edificio per rispondere alle domande degli inquilini”. Ma a qualcuno qualcosa non torna. “Si sta andando a grandi passi verso il distacco del riscaldamento centrale – racconta un cittadino – senza che ci sia mai stata una comunicazione ufficiale, se non degli annunci di incontri messi negli androni. Alcuni di noi hanno la sensazione che c’è chi si è messo d’accordo per staccare tutto, e costringere gli inquilini a fare i lavori per un impianto autonomo, quando invece chi ha sempre pagato ha diritto ad un impianto gestito dall’Ater e che funzioni come si deve. Non tutti possono permettersi dei lavori e, in questo modo, l’Ater rischia di lasciare molte famiglie al freddo”.