Erano già venuti a Nettuno nei giorni scorsi, nell’immediatezza della tragedia che ha colpito la famiglia Tulli e Giovanna Gagliardi, il Capo della polizia Franco Gabrielli e il Questore di Latina Giuseppe De Matteis per incontrare fa famiglia Tulli e l’agente Giovanna Gagliardi, unica superstite della famiglia. Oggi insieme a loro oltre al Capo della polizia stradale di Aprilia anche il Questore di Roma Nicolo D’Angeli. Nessuno di loro ha voluto dire una a margine della cerimonia perché, hanno spiegato, si tratta non di un funerale di Stato ma di una visita privata e personale alla famiglia di un agente vittima di un evento catastrofico che ha decimato la sua famiglia. Un gesto di vicinanza personale. E lo stesso vale per tutti gli altri agenti, tantissimi, presenti alla cerimonia.
Persone che con Ezio Tulli e la moglie avevano lavorato insieme prima a Reggio Emilia, poi di nuovo nel Lazio, tra Aprilia, Cisterna e Anzio. In alta uniforme, sotto il sole cocente, i colleghi di Ezio e Giovanna hanno creato un corteo d’onore, reso il saluto alle salme, applaudito Giovanna, il coraggio dimostrato fino ad ora, quello che dovrà tirare fuori per andare avanti. La famiglia della Polizia ha voluto esserci tutta, per sostenerla, coccolarla, accudirla, per farle capire che la tragedia, per quanto immensa, si può superare, che non è sola. A stringersi a lei, ma anche alla famiglia di Ezio, i genitori e il fratello gemello Marco, davvero tutti, dal Capo agli agenti. Una dimostrazione di solidarietà e affetto immensi a cui aggrapparsi, come in un abbraccio.
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