I vertici di CasaPound di Anzio e Nettuno hanno incontrato il Direttore Generale dell’ASL-RM 6 Fabrizio D’Alba. “Si è svolto stamattina ad Albano Laziale, negli uffici di Fabrizio D’Alba, Direttore Generale della ASL-RM6, l’incontro programmato già dalla scorsa settimana tra l’Azienda ed una delegazione del Nucleo di CasaPound Italia di Anzio e Nettuno – si legge nella nota stampa diffusa da CasaPound – i militanti avevano allestito per il secondo anno consecutivo un Presidio davanti al pronto soccorso del ‘Riuniti’, questa volta per incontrare la Dirigenza e ricevere risposte circa l’attuazione delle procedure necessarie a rendere la struttura pienamente efficiente. La riunione – aggiungono – è durata oltre un’ora ed immediatamente il clima ed i toni sono stati di apertura da ambo le parti. Il Direttore non solo ha confermato l’arrivo dei rinforzi tramite l’ingresso di nuovo personale sanitario per il pronto soccorso (già annunciato dal Direttore Sanitario Di Paolo la scorsa settimana) ma ha aggiunto che anche il reparto di Pediatria riceverà tre medici a supporto (uno effettivo e due sostituti)”.
“Una novità di particolare interesse è l’istituzione di due presidi attivi nei fine settimana e nei giorni festivi sia al poliambulatorio di Nettuno che presso la struttura di Villa Albani ad Anzio. Ciò consentirà di ridurre il numero degli ingressi del pronto soccorso in quanto i medici di base presenti in tali strutture, affiancati da operatori sanitari della ASL-RM6, potranno seguire tutti quei pazienti per i quali non risulti necessario transitare per il pronto intervento del ‘Riuniti’. Salvo imprevisti, l’attività dovrebbe iniziare già il prossimo fine settimana”.
“Ci siamo trovati davanti una Dirigenza aperta al dialogo, atteggiamento da noi auspicato poiché noi stessi vogliamo semplicemente far valere i diritti della totalità degli utenti del nosocomio, il nostro intento è essere costruttivi segnalando le criticità riscontrate dalla popolazione e dal personale, non certo quello di intralciare le attività. Abbiamo ricevuto – conclude la nota – risposte soddisfacenti rispetto alle questioni poste sul tavolo ma continueremo certamente a monitorare la salute del nostro ospedale”.