Nettuno – “Mancini socialmente e fiscalmente pericoloso”

E’ il generale della Guardia di Finanza Magliocco a ringraziare la Compagnia di Nettuno, guidata dal Comandante Massimiliano Lalli per il brillante risultato raggiunto con l’operazione Domus Aurea II. “Non posso non esprimere entusiasmo per questa brillante iniziativa investigativa. Do atto al gruppo di investigatori di Nettuno che hanno fermato una persona pericolosa e non qualificata. Questo caso farà scuola perché di frodi carosello in Italia ce ne sono tante ma questa volta si è riusciti ad aggredire il patrimonio usato per queste evasioni costanti. Un patrimonio faraonico. I finanzieri non si sono arresi di fronte alle difficoltà incontrate nelle indagini, non si sono limitati a bloccare uno o due conti ma hanno ricostruito 10 anni di carriera criminale di una persona e sono riusciti ad individuare il suo patrimonio e a sequestrarlo”.

Ancora più preciso il Colonnello della Finanza Gallone. “La criminalità economica finanziaria è insidiosa per chi opera in maniera lecita. Chi non rispetta le regole aggrava la situazione complessiva del mercato e di chi è invece onesto, imponendosi sul mercato senza pagare le imposte, non pagando i fornitori e con assunzioni irregolari. Sono persone che non sparano, ma sono pericolose.  Nello specifico Fernando Mancini è un soggetto fiscalmente pericoloso, dedito ad attività delinquenziale che vive di proventi illeciti grazie alla commissione di pluri condotte illecite e delinquendo ha creato il patrimonio che oggi noi gli sequestriamo. Gli ultimi 12 anni Mancini li ha vissuti intensamente tra false fatture e imprese criminose con logiche imprenditoriali e con interessi anche nella vita politica amministrativa sempre per tutelare il suo patrimonio. Qualsivoglia ricchezza illecita – ha concluso il Colonnello – deve essere acquisita al patrimonio dello Stato per essere restituita ai cittadini.

A lui e ai suoi familiari e prestanome, sarà tolto l’utilizzo di ogni bene acquisito illecitamente e senza che lui e nessuno dei familiari fosse mai stato in grado di poterne acquistare anche uno solo”. Quindi ha preso la parola il Comandante Massimiliano Lalli, alla guida della Compagnia di Nettuno. “Mancini è un soggetto fiscalmente e socialmente pericoloso – ha detto – con a disposizione un impero da 11 milioni di euro tra società, auto, immobili e conti correnti bancari. Per far capire la sproporzione tra il suo tenore di vita e i redditi dichiarati al fisco prossimo dire che ogni anno era in grado di spendere fino a 500mila euro, risultando nullatenente. Il patrimonio posto sotto sequestro, anche se non intestato a lui lo abbiamo ricondotto senza ombra di dubbio alla sua persona, basti pensare che le chiavi di tutti gli immobili posti sotto sequestro, erano nella sua abitazione”.