“In relazione all’indagine “Mala suerte”, che ha portato all’arresto di 14 persone per traffico internazionale di sostanze stupefacenti ed estorsione, nell’ambito dell’indagine coordinata dalla procura di Velletri è emerso un quadro opaco e tutt’altro che chiaro sul ruolo di alcune cooperative che sono state destinatarie di cospicui appalti da parte dell’amministrazione locale e su personaggi coinvolti nell’inchiesta che sono stati assidui frequentatori degli uffici comunali”. Lo scrivono in una nota stampa gli esponenti dell’Associazione Ora e di Alleanza civica per Anzio. “Non ci piace che coloro che sono esponenti dell’amministrazione siano citati in atti giudiziari di una inchiesta per fatti (almeno quelli sino ad oggi accertati) di criminalità comune. Considerata la situazione della criminalità organizzata nel litorale ove numerose sentenze, anche definitive, attestano il radicamento della ‘ndrangheta e del clan dei casalesi riteniamo opportuno che venga fatta chiarezza nel consiglio comunale di Anzio su questa vicenda. Anche alla luce della pervasività delle consorterie criminali nel nostro territorio (basti ricordare la vicenda dello scioglimento per condizionamenti criminali del consiglio comunale di Nettuno del 2005) chiediamo alla Prefettura della capitale di monitorare con la massima attenzione la situazione del municipio di Anzio”.