Una situazione di tensione costante quella delle famiglie che hanno parenti disabili ospiti dei centri diurni della zona. Questa mattina l’ennesima protesta, dopo quello che è stato un disguido pratico, vissuto inevitabilmente come una provocazione. Le famiglie sono arrivate, come sempre alle 8,30 e al centro non hanno trovato nessuno. Nessuno almeno degli assistenti previsti per una parte della struttura. Il centro di Villa Albani, lo ricordiamo ospita la fusione di due altre strutture avvenuto 4 anni fa. Una fusione che ha visto costantemente diminuire le ore e la qualità dell’assistenza fornita agli ospiti, non senza creare disagi alle famiglie. Questa mattina il cambio della Cooperativa ha comportato dei ritardi e l’esasperazione è salita alle stelle. Si stava valutando l’assunzione dei vecchi operatori ma il necessario incontro con i Sindacati sarà possibile solo la prossima settimana. Gli operatori temporaneamente al lavoro sono operativi dalle 9 alle 16 e non erano a conoscenza del fatto che le famiglie si presentavano alle 8,30. Ma al di là dell’episodio (culminato con una chiamata ai carabinieri ed una denuncia), quello che sembra evidente è che la Asl non riesce a garantire i diritti dei ragazzi disabili, ad offrire loro non servizi perfetti ma i servizi quanto meno essenziali. Una situazione che andrebbe rivista radicalmente e a cui non si può far fronte sostenendo che non ci sono i fondi. I fondi si devono trovare ad ogni costo quando in ballo ci sono le sofferenze di famiglie i cui problemi non sono rinviabili. Contare solo sul senso di responsabilità e la passione di molti operatori, che lavorano con dedizione in condizioni impossibili, non è la via da seguire in situazioni come queste.