E’ stato presentato da uno dei residenti della zona, che ha diversi appartamenti a Cretarossa, un articolato esposto sulla situazione degli scarichi in spiaggia sul litorale di Nettuno che ogni anno creano non pochi problemi agli operatori turistici, ai bagnanti e, appunto, ai residenti. L’esposto, inviato al Commissario di Nettuno, alla Polizia locale, alla Asl, alla Capitaneria di Porto, alla società Acqualatina, alla Guardia di Finanza e al Prefetto di Roma, contiene anche una diffida ad “eseguire dei lavori urgenti sulle condotte fognarie in località Scacciapensieri. “Il giorno 14 maggio 2016 – si legge nel documento – ho sporto formale denuncia/querela contro ignoti, con cui ho reso nota la presenza sulle spiagge Demaniali di un danno ambientale provocato da pericolosi e inequivocabili scarichi di acque nere, innestati in maniera presumibilmente abusiva, sulle condotte deputate al decorso delle sole acque chiare. Collocati in prossimità degli appartamenti di mia proprietà, e sull’arenile adiacente, esistono dei pozzetti di ispezione appartenenti ad una condotta realizzata per lo smaltimento esclusivo delle acque chiare, la quale condotta, come la normativa prevede, sfocia poi direttamente in mare.
Ma da un attento esame di tutti i pozzetti ispezionabili, eccezione fatta per quelli ancora sigillati e volutamente resi inaccessibili da qualcuno, posizionati all’interno delle stesse concessioni demaniali di due diversi stabilimenti balneari, ho potuto vedere che non si tratta di sole acque chiare, infatti nella condotta si vede in maniera inequivocabile, l’importante presenza di materiale fecale che va a sversarsi direttamente in mare e in corrispondenza del tratto balneabile antistante i mei immobili. Tale situazione ha ingenerato la presenza, accertata anche la scorsa estate dalle competenti autorità, di batteri fecali e di ammoniaca in una percentuale molto elevata, a tal punto da essere considerata pericolosa per la salute di tutti quei bagnanti che tuttoggi usufruiscono dello specchio di mare sopra descritto. La passata stagione il nostro Comune di Nettuno è stato così costretto, e non per la prima volta in questo tratto di mare, all’emanazione di un’ordinanza di divieto di balneazione; divieto inevitabile dopo i numerosi casi che vennero subito rivelati, di bagnanti ricoverati nell’ospedale di zona per : dissenteria, infezioni epidermiche da stafilococco, tigna, impetigine, orticaria. Nonostante sia trascorso oltre un anno dalla costatazione di tale gravissimo problema, ad oggi le incriminate condotte continuano a sversare visibilmente escrementi organici in acque balneabili. Inoltre, anche se nelle trascorse stagioni i cittadini e gli organi di stampa, abbiano più volte segnalato il problema alla comunità e alle autorità competenti, ad oggi nessuno ha ancora provveduto ad eseguire le indagini necessarie volte all’individuazione e alla risoluzione definitiva dello stesso problema, senza iniziare mai nessun tipo di indagine, nemmeno preliminare.
Trattasi di una situazione di reale pericolo per la salute pubblica che peraltro sta comportando anche una svalutazione economica di tutti gli immobili che si trovano sul descritto tratto di mare situato immediatamente sotto il complesso immobiliare denominato “Scacciapensieri”. Con la presente – si legge ancora nell’esposto – diffido il Commissario Prefettizio, nell’ambito dei propri poteri, anche di Ufficiale del Governo, ad adottare nel termine di giorni cinque dal ricevimento della presente, tutti gli opportuni provvedimenti volti all’individuazione e all’eliminazione delle condotte nascoste sotto la sabbia e che si allacciano abusivamente e illegalmente nei collettori posti sull’Arenile Demaniale.
Invito altresì tutte le autorità competenti che leggono la presente, nell’ambito dei rispettivi ruoli, a porre in essere ogni necessario provvedimento, accertamento o attività ispettiva, al fine di procedere alla risoluzione della descritta problematica, nonchè a porre in sicurezza tutta l’area coinvolta, nel preminente interesse della tutela e della salvaguardia della salute pubblica. La presente si invia per conoscenza anche al Prefetto di Roma, affinchè, in caso di inottemperanza da parte del Commissario Prefettizio, in virtù dei poteri sostitutivi ad esso conferiti dalla legge, provveda ad emanare ogni opportuno ed urgente provvedimento.
La denuncia querela è stata infine inviata anche in Procura. In cui si segnala un danno ambientale in cui sono dettagliatamente illustrati (nonché fotografati) i pozzi a cui si fa riferimento e le diramazioni “sospette” che partono da tutti gli allacci. Nel documento, il cittadino chiede quindi alla Procura: “che vengano effettuati tutti gli accertamenti utili per verificare il decorso delle acque chiare sul Demanio, eliminando tutti gli evidenti allacci abusivi di acque nere, in modo da estirpare un dannoso e annoso problema che grava nella zona di Scacciapensieri, soprattutto per la tutela e la salvaguardia della salute pubblica. Che vengano puniti gli autori degli evidenti reati che saranno ravvisati nei fatti sopra esposti”.
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