La Corte di Cassazione si è espressa in merito alla vicenda che nei mesi scorsi che ha visto coinvolto l’imprenditore di Nettuno Fernando Mancini. Mancini, lo ricordiamo, era stato arrestato nell’ambito dell’Operazione portata avanti dalla Guardia di Finanza di Nettuno, denominata Domus Aurea. Secondo le indagini delle Fiamme gialle i lavori di realizzazione della faraonica struttura dello Stabilimento Balneare non erano stati pagati. Alcuni imprenditori hanno presentato delle denunce perché, a fronte di lavori anche per ingenti somme di denaro, non avevano ricevuto il compenso pattuito. I lavori erano commissionati da diverse società, ma tutti riguardavano la realizzazione dello stabilimento. A Mancini erano stati quindi contestati i reati di truffa e frode fiscale attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per un importo di oltre 2,4 milioni di euro. L’uomo era stato ristretto agli arresti domiciliari e aveva subito presentato ricorso. Il Tribunale del Riesame aveva deciso per la scarcerazione ma la Cassazione ha invece ritenuto che fossero legittimi i motivi che avevano indotto la Procura a disporre la limitazione della libertà personale. Oggi arriva la conferma del provvedimento di fermo e conferma la gran parte dell’impianto accusatorio.