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Anzio – Camera mortuaria, disagi e pericoli

IMG_3663La situazione della Camera mortuaria dell’ospedale di Anzio è sempre più seria. Ad ogni pioggia la struttura, che si trova al piano seminterrato dell’Ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno è soggetta ad allagamenti tali da mettere a rischio non solo l’incolumità di chi ci lavora e di chi è presente in quei momenti ma anche la sicurezza di tutti gli altri cittadini che si trovano nella struttura ospedaliera. Non solo. Di recente la situazione può considerarsi anche peggiorata. Nelle mura portanti sono stati fatti dei lavori di inserimento di tubi per i servizi che sembrano aver indebolito le fondamenta che, ad ogni pioggerella, assorbono acqua che difficilmente si assorbe. Una situazione critica che è stata monitorata dai tecnici della Asl, intervenuti mesi fa per un sopralluogo, e che da allora non si sono più visti. Quello che resta evidente ad oggi sono i buchi nei muri portanti con i tubi in bella vista, imponenti chiazze di umidità sparse ovunque, muffe e crepe nei muri che sembrano davvero poco rassicuranti.

IMG_3669Non si può infine dimenticare che al piano interrato c’è anche la sala della cabina elettrica che alimenta l’ospedale e il gruppo elettrogeno che si attiva quando salta la corrente e che alimenta anche le camere operatorie. Ci sono anche gli ascensori, che si allagano anche loro, senza che questo comporti l’interruzione del servizio con il rischio che le cabine, scendendo a meno 2, creino un corto circuito pericoloso per chi si trova ad usare gli apparecchi. Quello che non si può fare a meno di chiedersi è se e quando la Direzione della Asl intenda agire sulla sicurezza e la stabilità della struttura.

IMG_3670Non possiamo dimenticare che i problemi dell’Ospedale sono tanti e diversi e, soprattutto, ben noti. Lo scorso anno lo stesso Ministro Beatrice Lorenzin, durante una visita pre elettorale nella struttura disse senza mezzi termini che i Laboratori se visitati dai Nas avrebbero dovuto essere chiusi. Il Ministro si impegnò a studiare delle soluzioni ma da allora, passate le elezioni, nulla è stato fatto e di progetti di messa in sicurezza non si ha notizia.