Una giornata di intense pulizie quella portata avanti con impegno e passione dai volontari di Fare Verde Anzio e Nettuno lo scorso sabato sulla spiaggia di Tor Caldara, uno dei più bei scorci paesaggistici della nostra costa lasciata in mano al degrado e all’accumularsi di rifiuti che deturpano un bellissimo paesaggio naturale. Dopo il “Mare d’Inverno” dello scorso gennaio, in cui furono pulite le “Grotte di Nerone”, gli attivisti si sono impegnati ad intervenire in una zona un po’ più decentrata che non per questo deve essere trascurata. E trascurata, a guardare le foto, lo era davvero. Bottiglie di plastica ovunque, detriti portati dal mare hanno creato in un angolo di paradiso quel piccolo inferno di sporcizia che sembra difficilissimo da debellare nel territorio che ricoprendo i comuni di Anzio e Nettuno, in cui l’inciviltà la fa da padrona in troppi contesti.
“Bisogna aprire una breccia tra i cittadini per capire che le nostre coste sono sommerse dall’immondizia, una questione di inciviltà e di danni permanenti all’ambiente – ha detto Luca Zomparelli, Responsabile Fare Verde del nucleo Anzio-Nettuno – come bisogna affrontare la questione dei depuratori, i quali soffrono una sovraccarico estivo immenso, tanto da creare troppi danni ai nostri mari e a chi ne usufruisce, quindi tutti”. Resta l’incredibile realtà dei fatti di due città sommerse dai rifiuti abbandonati dai maleducati, che nel 2016 non hanno maturato alcuna coscienza ambientale. Persone senza alcuna educazione che fanno pagare a tutti i danni causati da questo comportamento. Unica consolazione rispetto a questa realtà dei fatti proprio la presenza dei volontari che non si possono non ringraziare per aver usato il proprio tempo e le proprie giornate di libertà per restituire decoro ad un patrimonio comune che solo grazie a loro torna a rivivere.
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