Sembra ricominciato il periodo nero delle mense di Anzio. Dopo il pesce pieno di spine che le maestre non hanno voluto servire ai bambini per evitare di correre inutili rischi 8memori anche dell’esperienza dello scorso anno che aveva visto più di qualche bambino soffrire per averne ingerita una) oggi a far discutere è stata una frittata dal dubbio colore. Le nuove, per motivi ancora tutti da chiarire, hanno assunto una sospetta colorazione verde, al punto che c’è chi ha deciso di chiamare gli Ispettori della Asl che si sono recati al plesso di via Ambrosini ed hanno prelevato parte della pietanza “incriminata” per analizzarla. Davanti alle proteste di alcuni dei presenti la ditta si è difesa sostenendo che la frittata “verde” era assolutamente commestibile e che la colorazione era dovuta alle modalità di cottura. A fare chiarezza sulla salubrità del cibo sarà la Asl, resta il fatto che il servizio mense di Anzio non sembra conoscere pausa e che i tanti meccanismi messi in piedi dall’Amministrazione comunale e in particolare dall’Assessore Laura Nolfi, attenta e presente sulle vicenda e il cui impegno per garantire l qualità del servizio è indiscutibile, non sembrano riuscire ad evitare questi scivoloni che mettono sul chi vive gli insegnanti e che non fanno stare tranquilli i genitori, inevitabilmente preoccupati di quello che i bambini possono trovarsi a mangiare e a non mangiare, visto che ad esempio, quando il pesce non è stato servito, la ditta ha cercato di correre ai ripari proponendo ai bambini più grandi del tonno e ai più piccoli dei formaggini, serviti con forte ritardo. Al punto che molti, quando è arrivata in classe la pietanza sostitutiva, avevano già lasciato la mensa per fare ritorno in classe.