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Anzio – Centrale Biometano a Cinque Miglia, parere contrario del Comune

Il comune di Anzio dice di no alla centrale biometano nella zona di Cinque Miglia. Dopo la conferenza dei servizi dove è stato esaminato il progetto presentato dalla Green Future 2015 srl il sindaco di Anzio Luciano Bruschini ha preso una netta posizione sulla questione della seconda centrale biometano che sarebbe dovuta sorgere sul territorio del comune di Anzio esprimendo il parere contrario dell’Amministrazione. Di seguito il comunicato ufficiale integrale del comune con cui vengono spiegati i motivi di tale parere:

“Con riferimento alla conferenza dei servizi, finalizzata alla disamina del progetto presentato dalla società Green Future 2015 Srl per un impianto di trattamento rifiuti differenziati e parte di essi destinati alla produzione di biometano nell’area Cinque Miglia – Via De Curtis, il sottoscritto in qualità di Sindaco rappresenta quanto segue:
– in data 02/09/2015 presso il protocollo del Comune di Anzio è stato presentato, per sola opportuna conoscenza, il Progetto Definitivo per la realizzazione nel territorio di Anzio, in Via Antonio De Curtis – località Padiglione, di un impianto per il trattamento dei rifiuti che prevede sia la lavorazione di rifiuti indifferenziati sia la digestione anaerobica di rifiuti organici ai fini della produzione di biometano;
– l’impianto si compone di una Sez. A “Linea per il trattamento di 55.000 ton/anno di frazione residuo da R.D. con recupero di materia e di una Sez. B “Linea per il trattamento di 35.000 ton/anno di frazione organica umida da RSU con produzione di biometano. La capacità dell’impianto equivale quindi a circa 4 volte il peso dei rifiuti (organico ed indifferenziato) prodotti dalla città di Anzio;
– la questione biogas è stata argomento degli ultimi Consigli Comunale e nell’assise del 10 febbraio 2016 e del 4 marzo 2016 sono state approvate, all’unanimità, due mozioni che esprimono parere contrario alla realizzazione di detto impianto;

– il funzionamento di tali impianti, soprattutto in ragione dei volumi di rifiuti da trattare, si teme che comportino rilevanti rischi per l’ambiente e soprattutto per la salute dei cittadini;
– risulta già autorizzato, nel Comune di Anzio, un impianto biogas per 55.000 tonnellate annue, ubicato a circa 800 metri da quello in questione tra l’altro oggetto di ricorso dal Tar da parte dell’Amministrazione Comunale;
– nelle immediate vicinanze dell’impianto il territorio è interessato da edifici popolari, plessi scolastici, cinema, centri commerciali, fabbrica prodotti alimentari ecc. ecc.
– la dimensione dell’impianto, che si aggiunge a quello già autorizzato, è significativamente sovradimensionata rispetto al fabbisogno produttivo che il Comune di Anzio ed i Comuni limitrofi necessitano;
– il Comune di Anzio è ad oggi l’unico Comune della Provincia di Roma a fregiarsi della Bandiera Blu (sei consecutive dal 2010 al 2015); tale importante riconoscimento, dal quale il territorio trae con il turismo un quasi esclusivo indotto economico, certifica una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale;
– nel Comune di Anzio viene attuata la raccolta porta a porta dei rifiuti con la differenziata che, attualmente, ha raggiunto il 56% e con la produzione annua di 8.000 tonnellate di rifiuti organici e verde che coprirebbero meno del 10% del fabbisogno dell’impianto in questione;
– nel Comune di Anzio è presente la Riserva Naturale Regionale di Tor Caldara e tre SIC che connotano l’attenzione dell’Amministrazione verso le politiche ambientali;
– l’attivazione sul territorio di impianti di tale portata, anche per il loro minimale funzionamento, necessita di un significativo quantitativo di rifiuti giornalieri che andrebbero ad incidere necessariamente sul traffico veicolare con l’aumento dei gas di scarico, prodotti dai mezzi pesanti, nella zona in questione già ampiamente interessata da altre attività industriali;
– le arterie di accesso agli impianti risultano inadeguate e già ampiamente congestionate dal normale afflusso residenziale e dagli insediamenti industriali presenti.
Per tutto quanto sopra esposto il sottoscritto, anche e soprattutto a tutela della salute pubblica dei cittadini, esprime il PARERE CONTRARIO dell’Amministrazione Comunale di Anzio alla realizzazione di quanto trattato nella presente conferenza dei servizi”.