Home Cronaca Nettuno – Minore svenuta in spiaggia, parla la mamma

Nettuno – Minore svenuta in spiaggia, parla la mamma

E’ la mamma della 15enne soccorsa sulla spiaggia di Cretarossa a Nettuno semisvenuta dopo aver assunto della Vodka, insieme a degli amichetti, anche loro minorenni, a raccontare quello che è realmente successo quella mattina sulla spiaggia. A tutela dei minori, non facciamo nomi e certamente non si vogliono giustificare i giovanissimi, che hanno compiuto una sciocchezza. L’intento è quello di mettere in guardia tutti sulle conseguenze di alcuni comportamenti e, soprattutto restituire la giusta serenità ai protagonisti della vicenda. “Mia figlia – racconta la mamma – che quella mattina pensavo fosse a scuola, è invece andata a farsi una passeggiata sulla spiaggia con un suo ammiccato che conosco bene. Qui hanno incontrato casualmente altri due ragazzini, e uno di loro aveva con se una bottiglia di vodka acquistata, sembra, in un negozio li vicino (sulla vicenda indagano le forze dell’ordine visto che, lo ricordiamo, vendere alcol ai minori è vietato). Mia figlia non ha mai bevuto alcol – spiega la donna – a casa non ne usiamo mai e forse anche per questo, ingenuamente, non ha capito la gravità di consumarne a stomaco vuoto. Quindi ha avuto una reazione allergica al consumo della bevanda, che l’ha fatta svenire. Non è vero – precisa la donna – che è stata lasciata li dai suoi amici che non l’hanno soccorsa. I due ragazzini che avevano l’alcol, sono andati via perché sapevano dell’arrivo della polizia ed hanno avuto paura delle conseguenze, invece l’amico di mia figlia è rimasto sempre con lei ed ha cercato di portarla sulla strada, mentre era svenuta, per chiedere aiuto. Proprio notando questo ragazzino, mortificato per l’episodio e per le chiacchiere che ne sono seguite, le persone hanno chiamato prima i vigili e poi l’ambulanza. Mia figlia – sottolinea la donna – ha assaggiato due sorsi di Vodka e si è sentita male. Ringrazio i Vigili urbani che l’hanno aiutata e sono rimasti con lei fino all’arrivo dell’ambulanza, insieme al suo amico. In ospedale le hanno riscontrato uno choc alcolico, una reazione allergica. Certo – conclude – hanno fatto una sciocchezza, ma poi sono state date mille versioni di questa storia, nessuna corrispondente al vero. E’ stata una stupidaggine tra ragazzini che ora gli sta creando tanti problemi ma da cui dovranno imparare la lezione, superandola. I minori – conclude – anche quando fanno delle sciocchezze vanno aiutati e non condannati”.