Tentata truffa con i buoni vacanza, a processo un 50enne di Nettuno. Il sistema utilizzato, nella città di Mantova, è stato davvero antipatico. Arrivano a casa per posta alcuni buoni vacanza presentati con la formula “senza impegno” e relativo diritto di recesso nel giro di dieci giorni. Salvo che le vittime questo diritto non riescono ad esercitarlo. O perché l’indirizzo indicato è sbagliato, o perché la società ha cambiato indirizzo. Appena scattati i dieci giorni, alla vittima arrivano i solleciti di pagamento, con tanto di minaccia di azione giudiziaria di recupero crediti. Si tratta di cifre esigue, qualcuno, pur di non avere rogne e andare dall’avvocato, preferisce pagare i 250 euro per servizi turistici che non utilizzerà mai. È il sistema che ha portato sul banco degli imputati, con l’accusa di truffa e tentata truffa il 50enne, romano di Nettuno, Vincenzo Lammoglia.
Vittima del titolare dell’agenzia Obiettivo Europa è una donna di 51 anni. L’episodio per il quale Lammoglia è a processo per tentata truffa è accaduto nel dicembre del 2010. Un anno fa il tribunale di Mantova aveva condannato il 50enne di Nettuno, stavolta in veste di rappresentante dell‘agenzia di viaggi romana Euroservice, a otto mesi di reclusione e seicento euro di multa per un’altra frode con i buoni vacanza. Per truffe analoghe è finito a processo anche a Udine, Bergamo, Verona, Pistoia Roma, Napoli e Reggio Calabria.