Il Presidente dell’Associazione Paulus ha presentato denuncia contro la Capo d’Anzio Spa per la rimozione del chiosco che si trovava sul molo Innocenziano fino allo scorso 27 novembre e che era stato montato senza alcuna autorizzazione risultando, ad ogni verifica, completamente abusivo. E’ stato il Comune di Anzio a dare mandato alla Spa di rimuovere il manufatto, non prima di aver comunicato il provvedimento ai diretti interessati ed aver lasciato trascorrere i 90 giorni di legge previsti per presentare eventuali ricorsi avverso il provvedimento. Proprio il dover rispettare il termine dei 90 giorni per il ricorso ha comportato un rinvio delle operazioni di rimozione, inizialmente previste ai primi di novembre. Ieri mattina l’ex Presidente della Capo d’Anzio Luigi D’Arpino è stato quindi ascoltato presso il Commissariato di polizia, poiché ancora in carica al momento della rimozione. Il Presidente ha portato con se gli atti del Comune e della Capo d’Anzio sulla base dei quali si è provveduto rimuovere il manufatto, che è stato portato presso uno stallo in attesa che i titolari lo portino via. Ora la Capo d’Anzio presenterà il conto alla Paulus per il lavoro che è stato svolto in sua vece e che ha richiesto, durante la mattinata dei lavori, anche l’intervento del personale della Camassa Ambiente che ha dovuto rimuovere una serie di materiali ingombranti lasciati sul molo. Non solo. La Capo d’Anzio nei prossimi giorni presenterà alla Paulus fattura anche per l’occupazione abusiva di tre posti barca sul molo di sua competenza, che dura ancora oggi. la presenza delle imbarcazioni sul molo, infatti, non è stata regolarizzata dall’Associazione Paulus nonostante le sollecitazioni in tal senso. Il giorno delle operazioni di rimozione del manufatto ci sono state scene di vera gioia e persino applausi nei confronti delle persone al lavoro da parte dei cittadini che non apprezzavano affatto la struttura posizionate a pochi passi dal mare e che ostruiva la vista dell’orizzonte.