Home Cronaca Affittopoli romana, si “smonta” il caso di Anzio e Nettuno

Affittopoli romana, si “smonta” il caso di Anzio e Nettuno

Le abitazioni di via Livatino

Dopo le indiscrezioni delle scorse settimane sull’allargamento dell’inchiesta Affittopoli a Roma, che riguarderebbe anche diversi comuni della Provincia capitolina, in cui il Comune di Roma ha delle proprietà, si smonta il caso, almeno per quello che riguarda i Comuni di Anzio e Nettuno. Affittopoli, lo ricordiamo riguarda l’utilizzo sconsiderato del patrimonio immobiliare del Comune, in cui edifici, abitazioni e locali commerciali centralissimi e di pregio sono stati concessi ad affitti irrisori a cittadini, molti dei quali senza alcun requisito per ottenerli a partire dal basso reddito, ad associazioni e anche a persone che li hanno destinati allo sfruttamento economico, avendo modo di aprire attività commerciali pagando canoni irrisori a fronte dei vicini che invece pagavano affitti a prezzo di mercato. Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta ed il Commissario del Comune di Roma Tronca ha annunciato controlli serrati e provvedimenti immediati. Anche ad Anzio e Nettuno il Comune di Roma ha acquistato delle proprietà poi date in concessione, tuttavia si tratta di alloggi di edilizia popolare concessi effettivamente e, a quanto pare regolarmente, a persone in graduatoria nel comune capitolino. I palazzi in questioni che a Nettuno si trovano in via Livatino (zona Colle Paradiso) e ad Anzio a Corso Italia, vicino al quartiere Europa, sono quelli acquistati durante la giunta Veltroni per dare alloggio agli sfollati delle case popolari romane. All’epoca il Sindaco di Anzio Candido De Angelis protestò vibratamene con il Comune di Roma, che esportava nella cittadina neroniana non solo una 60 di famiglie in stato di disagio, ma anche problemi di ordine pubblico e sociale. Infatti, molti dei nuclei familiari neo residenti a Corso Italia furono presi in carico dai Servizi sociali del Comune e vennero “importati” anche nuovi modelli microcriminali. Alcuni dei residenti della zona, con dei precedenti di polizia, portarono ad Anzio e dintorni alcune tipologie di crimine fino ad allora del tutto assenti, come gli scippi. Al momento, sembra definitivamente esclusa la circostanza che nei due comuni del litorale esistano immobili di pregio del Comune di Roma concessi con canoni di locazione fuori mercato. Anche a Nettuno i problemi di integrazioni non sono mancati e durano ancora oggi. Molti dei vicini di casa a Colle Paradiso denunciano una situazione di generale degrado degli spazi comuni nei palazzi di via Livatino in cui la manutenzione e la pulizia sono completamente assenti.