Continuano le proteste del Sindacato di Polizia per i tre incidenti in otto giorni che si sono verificati solo al poligono di tiro di Valmontorio, in provincia di Latina che opera sotto la direzione del Poligono di Nettuno relativamente all’uso di alcune munizioni difettose. A seguito delle prime denunce sul malfunzionamento delle munizioni acquistate dal Dipartimento della Polizia di Stato è stato disposto il “declassamento” del materiale acquistato al solo utilizzo in addestramento. I proiettili calibro 9×19 lotto 20/9 Sellier & Bellot continuano a mandare in frantumi le armi utilizzate nelle esercitazioni e, in alcuni casi, a ferire chi si stava addestrando. Tante le segnalazioni arrivate da tutta Italia sui continui incidenti. Due, uno il 28 l’altro il 29 gennaio, hanno fatto esplodere altrettante pistole Beretta modello 92/FS, un terzo il 4 febbraio ha ferito un poliziotto in addestramento a Valmontorio con una pistola mitragliatrice H&K modello UMP implosa dopo lo sparo. Durante le esercitazioni di tiro, tra l’altro del corso riservato agli operatori delle unità di primo intervento per eventi di particolare criticità, le armi si sono letteralmente spaccate. L’agente portato dal poligono all’ospedale di Anzio se la cavò con la contusione della mano, ma poteva andargli decisamente peggio. Si attende ora la risposta del Prefetto di Roma, interpellato dal Sindacato di Polizia Coisp, che chiede una maggiore attenzione per la sicurezza degli agenti in servizio nei confronti dei quali, continuando ad utilizzare le munizioni difettose, si è dimostrato scarsissima sensibilità.