Si allarga l’inchiesta sui maltrattamenti nei confronti di ragazzi disabili al Villaggio Eugenio Litta dei padri Camiliani a Grottaferrata. Tre giorni fa i Carabinieri avevano arrestato 10 lavoratori del reparto residenziale accusati di aver maltrattato e percosso 16 ragazzi, maschi e femmine, tra gli 8 e i 20 anni, tra cui cinque quattordicenni, con “patologie neuropsichiatriche”, o disabilità psichica, ricoverati stabilmente, per ritardo mentale, epilessia e “sindromi genetiche”. I maltrattamenti sono risultati essere sia psicologici che fisici. I giovani disabili, da quanto ricostruito dai militari, venivano costretti a mangiare rapidamente, nonostante le loro condizioni psichiche e motorie difficili, rischiando anche di farli soffocare. Alcuni pazienti sono stati picchiati con il manico di una scopa, altri invece segregati e chiusi a chiave nelle loro stanze.
Quest’oggi sono stati iscritti nel registro degli indagati altri 6 lavoratori della struttura. Tra questi è risultato esserci anche un dipendente di Anzio, assieme ad altri originari di Pomezia, Marino, Grottaferrata e Frascati.