Si è tenuta un’udienza nei giorni scorsi al tribunale di Roma per l’omicidio del boss Modestino Pellino freddato con diversi colpi di pistola mentre passeggiava per strada a Nettuno a piazza Regina Margherita. Alla sbarra i tre presunti basisti del delitto avvenuto nel luglio 2012 e che ha portato a pochi chilometri da Roma il rito delle esecuzioni mafiose in mezzo alla gente.
Gli imputati sono Luigi Belardo di Orta di Atella, Raffaele Laurenza di Marcianise e Raffaele Dell’Annunziata di Napoli. I tre, secondo la ricostruzione della Procura Antimafia di Roma, avrebbero allestito una base logistica proprio a Nettuno per monitorare i movimenti della vittima e decidere il momento opportuno per l’azione dei killer che, dopo aver colpito, lo hanno lasciato agonizzante sul marciapiede.
Modestino Pellino, infatti, si era trasferito a Nettuno, in provincia di Roma, pochi mesi prima del delitto. Durante l’udienza sono state ricostruite le fasi precedenti l’omicidio. Pellino venne ucciso da un killer con 8 colpi di pistola, sparati a distanza ravvicinata. Prima del trasferimento nel Lazio, Pellino era ritenuto referente del clan per le zone di Caivano, Crispano, Frattamaggiore e Frattaminore.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.